Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      le cagioni delle malattie, ma ne discuopriva l'indole da segni evidenti.
      Temisone, capo della sètta metodica, quantunque esperto e rinomato non sfuggì alla sanguinolenta sferza di Giovenale che parlando di questo medico celeberrimo dice come avesse egli la disgrazia di uccidere un gran numero di ammalati.
      Quot Themison aegros Autumno occiderit uno.
      E neppure Celio Aureliano (0, metodico anch'egli, lascio di osservare che Temisone era caduto negli stessi errori di Asclepiade.
      Allievo di Temisone fu Tessalo che allargò di molto la sètta metodica; levò gran fama di sè, ed ebbe stuolo di discepoli coi quali fcoleva uscire sempre accompagnato, promettendo d' insegnare loro tutta la medicina in termine di sei mesi (2). Plinio lo chiama francamente istrione « nullius histrionum, equorumque « trigarii coneitatior egressus in publico erat » t3'.
      Molto prima di Claudio Galeno che restaurò la medicina ippocratica, e cercò a tutt'uomo di distruggere l'Asclepiadismo, un autore romano, sopranominato meritamente 1" Ippocrate latino, era sorto a combattere le presuntuose innovazioni dei tempi, mantenendo intatto, per quanto a lui fosse possibile, lo spirito della medicina romana antica, che adombrata e non offuscata del tutto, erasi mantenuta in disparte da ogni imperversare di sistemi e di sètte. Questi fu Aulo Cornelio Celso, vissuto ai tempi di Claudio imperatore, ossia quando la sètta metodica era maggiormente in voga stante il valido impulso ad essa dato da Temisone e da Tessalo. Alcuni volendo sottilizzare troppo fanno vivere Celso sotto Tiberio, od anche dodici o tredici anni innanzi la morte d'Augusto. Però Columella lo chiama chiaramente suo contemporaneo, ossia dell'epoca di Claudio « nostrorum temporum Cornelius Celsus « totum corpus disciplinae quinque libris complexus est » <4\
      (1) Celio Aurel. — Tardar.; Lib. i, cap. 1.
      (2) Galeno — Metliod. medendi; i.
      (3) Plinio — xxxix, i.
      (4) Columella — De Re Rustica; i, n, ni.
      ?


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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