Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (287/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      CAPO XIV.
      Anatomia presso i Romani — Brano di Cicerone — Errori di Crisippo
      — Fisiologia di Lucrezio — Dei sensi esterni — Vita těsica dell'uomo
      — Patogenia — Teorie sulla nutrizione — Vita delle piante — Funzioni generative — Caio Lucilio — Paragone fra Cicerone e Lucrezio.
      I. Parlando altrove della medicina divinatoria, degli auguri e • degli estispici, ho accennate le cognizioni anatomiche possedute dagli antichi, ristrette al numero di quelle che poteano aversi dalle dissezioni degli animali designati a vittime, e dall'ispezione dei visceri belluini, da cui i Romani traevano la buona o la mala ventura.
      Sull'istesso argomento ben poco resta ad aggiungere, se togli alcune vaghe indicazioni sugli arti fornite da Terenzio, Lucilio e Verrio Fiacco.
      Se non che all'epoca di Cicerone, certo per le cognizioni mediche diffuse in Roma dai discepoli di Erasistrato e di Erofělo, l'anatomia umana aveva subito un tal quale incremento, come ne fa fede il seguente brano De natura Deorum citato anche dal Puccinotti 0):
      « Faciliusque intelligetur a Diis immortalibus hominibus esse provisum, si orit tota hominis fabricatio perspecta, omnisque hu-manae naturae figura atque perfectio. Nani quum tribus rebus aui-mantium vita teneatur, cibo, potione, spiritn: ad liaec omnia per-cipienda os est aptissiinum: quod adjunctis naribus spiritus au-
      (1) PuccinottiStoria della medicina; Lib. ěv, cap. 7.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (287/442)






Romani Cicerone Crisippo Lucrezio Lucilio Cicerone Lucrezio Parlando Romani Terenzio Lucilio Verrio Fiacco Cicerone Roma Erasistrato Erofělo Deorum Puccinotti Diis Puccinotti Lib Storia