Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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posset, si simplex et directum pateret. Provisum etiam, ut si qua minima bestiola conaretur irrumpere in sordibus aurium, tam-quam in Yisco, inhaeresceret. Extra autem eminent, quae appellanti^ Aures, et tegendi causa factae tutandique sensus; et ne adjectae voces laberentur atque errarent, priusquam sensus ab his pulsus esset. Sed duros et quasi Corneolos habent introitus multisque cum flexibus : quod his naturis relatus amplificatur sonus : quocirca et in Fidibus Testudine resonatur aut cornu et ex Tortuosis Locis et Inclusis soni referuntur ampliores.
«: Similiter Nares quae semper propter necessariam utilitatem patent. Contractiores habent introitus, ne quid in eas quod nocet possit pervadere. Humoremque semper habent, ad pulverem mul-taque alia depellenda non inutilem. Gustatum praeclare septus est. Ore enim continetur, et ad usum apte, et ad incolumitatis custodiam » 0).
« Si comprenderà di leggeri, avere gli Iddii immortali provveduto che tutte le parti del corpo umano armonizzassero fra di loro. Onde sostenendosi la vita, col cibo, bevanda ed aria; a ingerire tutte queste cose la bocca fu resa attissima: l'aria anzi si respira anche dalle narici. Si mangia coi denti situati nella bocca, servendo essi a sminuzzare e rammollire il cibo. I denti dinanzi o acati dividono i bocconi, mordendo; gli interni detti anche genuini compiono il lavorìo della masticazione, aiutati però dai movimenti della lingua. La lingua aderisce con le sue radici all'esofago ove primieramente cade tutto ciò che fu inghiottito. Ai lati della bocca sono le tonsille termine estremo del palato o retrobocca. La quale ricevuto che abbia il cibo, sp ntovi, già stritolato, dall'agitazione e moti della lingua, subito lo immette nello stomaco. Le parti del palato attigue al cibo, si dilatano; le parti superiori invece si contraggono.
« L'aspera arteria (così la chiamano i medici) ha la sua apertura alle radici della lingua, presso a poco dove la faringe si congiunge alla lingua. E siccome l'aspera arteria costituisce parte
(1) Cicero — De natura Deorum; Lib. xi, cap. 54, 55, 56, 57.
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