Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      degli organi respiratori, e per essa viene condotta l'aria che si respira coi polmoni, così fu munita d'un tegumento, onde se per caso vi cada cibo, non venga impedito il passaggio dell'aria.
      « Lo stomaco è di tal natura che serve di ricettacolo al cibo e alla bevanda, come i polmoni ed il cuore servono di ricettacolo all'aria. Lo stomaco consta di sottilissimi nervi, e la sua struttura è congegnata mirabilmente. E di forma varia e tor-. tuosa: respinge e accetta il cibo ricevuto. Sia solida o liquida la sostanza ingerita, esso ha facoltà di concuocerla e mutarla. Or si dilata, or si restringe; e tutto ciò che riceve scompone e confonde. Onde col calore che si sviluppa durante la digestione e coll'assorbimento, le sostanze non appena preparate e elaborate si dividono per tutto il corpo.
      « Il tessuto dei polmoni è di delicata natura. Consta di moltissime vescichette atte a inalare l'aria, le quali nell'ispirazione si dilatano, portando di continuo nell'organismo l'alimento primo della vita animale. Il succo alimentare estratto dal cibo, fluiscedalle intestina e dallo stomaco al fegato, mediante taluni dutti
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      che mettono in comunicazione lo stomaco col viscere epatico, chiamati porte del fegato, essendo parte aderente e costitutiva del medesimo. Altri dutti vi sono pei quali passa l'umore segregato dal fegato. Dal cibo sono estratte la bile e l'urina. La rimanente parte di esso convertesi in sangue che si dirige ver le suddette porte del fegato, ove fan capo tutte le altre vie dello istesso viscere. Dopo essere passato per esse, il cibo viene immedesimato nella vena detta cava; donde poi sale al cuore, di già elaborato; e dal cuore si distribuisce a tutto il corpo per moltissime vie che vi si diramano ovunque.
      « È difficilissimo indicare come avvenga che gli avanzi del cibo si espellano mediante restringimenti e dilatazioni delle intestina; onde ciò è da trasandarsi, per non rendere noioso il discorso; ritenendo che queste cose meglio si spieghino attribuendole alla meravigliosa potenza della natura. L'aria che viene condotta nei polmoni, si riscalda prima spontaneamente e poscia dall'azione respiratoria. Parte di essa si perde nell'espirazione; parte giunge in un cotal posto del cuore, che si chiama ventricolo. Annesso


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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