Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Le voci, e ncll'uscirscne le strida Inaspriscon vieppiù l'aspera arteria: Con ciò sia, che sorgendo in stretto luogo Tuba molto maggior, tosto che i primi Principi delle voci han cominciato A volarsene fuori c che ripieni Ne son tutti i polmoni, guadano al line La troppa angusta porta ond'hanno il passo.
Praeterea edictum saepe unum perciet anreis Omnibus in popnlo missum praeconis ab ore. In multas igitur voces vox una repente Diffugit, in privas qnoniam se dividit anreis. Obsignans formam verbis clarumqne sonorem. At quae pars vocimi non anreis occidit ipsas, Preterlata perit frustra, diffusa per auras: Pars solidis adlisa locis, rejecta sonorem Reddit, et interdum frustratur imagine verbiInoltre, allor che il banditore aduna La gente, un solo editto è da ciascuno Inteso. In mille e mille voci adunque Qua e là senza dubbio una sol voce Si sparge in un balen perchè diffusa Ogni orecchio penetra e quivi imprime La forma e '1 chiaro suon delle parole. Parte ancor delle voci, oltre correndo Senza alcuno incontrar, perisce al line Per l'aure aeree dissipata indarno: Parte in dense muraglie, in antri cavi In curve e cupe valli urta e reflessa Rende '1 suono primiero, e spesso inganna Con mentita favella il creder nostro.
......non est mirandum qua rationeQuae loca per nequeunt oculo res cernere apertas Haec loca per voces veniant, aureisque lacessant.
.........A meravigliaNon s'ascriva da te, che per gli stessi Luoghi ove gli occhi penetrar non ponilo Penetrin le parole e sian bastanti A commuoverne il senso ....
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Inaspriscon Tuba Principi Omnibus Diffugit Preterlata Pars Reddit Inteso Rende Haec Luoghi Penetrin
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