Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Poiché tardo si muove e vagabondo, E talvolta perisce a poco a poco Per l'aereo sentier distratto e sparso Pria che giunga alle nari. E ciò succede Principalmente, perchè fuori esala Dall' imo centro delle cose a pena Che ben dall'imo centro uscir gli odori Mostra il sempre olezzar più degli interi I corpi infranti stritolati ed arsi.
I suddetti sensi esterni sono eccitati da emanazione, mentre il tatto è prodotto dalla impressione immediata degli oggetti. Ed è perciò che niuna altra cosa che un corpo può toccare ed essere toccato, come con bella sentenza Lucrezio si esprime (*).
Tangere enim et tongi, nisi corpus, nulla potest res.
Tactus enim (2), Tactus (prò Divum numina sancta) Corporis est sensus, vel quam res extera sese Insinuai, vel quom laedit, quae in corpore Nata est Aut juvat egrediens genitaleis per Veneris res: Aut ex offensu quom turbant corpore in ipso Semina, confunduntque inter se qoncita sensum. Ut si forte manu quamvis jam corporis ipse Tute tibi partem ferias, atque experiare. Quapropter longe formas distare necesse est, Principiis, varios quae possint edere sensus.
IV. Descrive inoltre mirabilmente la vita fisica dell'uomo fin dal suo primo nascere, nei varii periodi di incremento e declinazione. Lo spirito segue queste varie fasi e ne subisce le conseguenze: se il corpo è sorpreso da malattia l'organismo ne risente il malefico influsso (*).
Praeterea gigni pariter cum corpore, et una Crescere sentimus, pariterque senescere mentem. Nam veluti infirmo puero, teneroque vagantur
(1) Lib. i, vers. 305.
(2) Lib. il, vers. 434.
(3; Lib. in, vers. 446 e seg.
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Pria Principalmente Mostra Lucrezio Tactus Divum Corporis Insinuai Nata Aut Veneris Aut Semina Tute Principiis Crescere Lib Lib Lib Nam
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