Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      Corporei sic animi sequitur sententia tcnuis. Inde, ubi robustis adolevit spiritus aetas: Consilium quoque majus, et auctior est animi vis. Post ubi jam validis quassatum 'st viribus aevi Corpus, et obtusis ceciderunt viribus artus: Claudicat ingenium, delirat linguaque, mensque.
      In oltre; il senso ne dimostra aperto Nascer la mente in compagnia del corpo E crescer anco ed invecchiar con esso. Poiché siccome i piccoli fanciulli Han tenere le membra e vacillante Il pargoletto piè, così veggiamo Che dell'animo lor debile e molle È la virtù: ma, se crescendo il corpo S'augumenta di forze anco, il consiglio Maggior diviene e della mente adulta Più robusto è il vigor: Se al fin crollato E dagli urti del tempo e vecchio ornai Langue il corpo e vien meno, e se le membra Perdon l'usate forze, anco l'ingegno Zoppica, e delirando in un tal punto E la lingua e la mente, il tutto manca.
      V. Per spiegare l'origine delle malattie Lucrezio ricorre alla teoria dei semi e dei germi, mediante la quale modificò in parte l'atomismo de' suoi maestri Eraclito e Democrito. Quando questi semi o germi non sono vitali o dotati di particelle o atomi corrispondenti al nostro organismo, si rendono autori di principii inaffìni che costituiscono il primo elemento morboso da Lucrezio chiamato Morbida vis 0).
      Gli stessi semi volando per l'aere lo rendono infetto, spargendo il veleno dei morbi e del contagio, come il soffio dei venti diffonde e sospinge le nuvole e le nebbie. Le infezioni morbose sorgono dalla terra umida e marcia, per intempestive pioggie e soverchio saettar di sole ; ed in ciò Lucrezio si esprime come Varrone che ammetteva i principii miasmogeni
      (1) Lib. vi, vers. 1090.
      (2) Lib. iv, vers. 634.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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