Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      Nato sotto Siila è fama chiudesse la vita col suicidio in età di 44 anni all'epoca della morte di Clodio, sotto il terzo consolato di Gneo Pompeo il giorno medesimo in cui il suo grande rivale Virgilio deponeva la pretesta.
      Fu stimato molto da'suoi contemporanei. Cicerone (*), che qualcuno afferma essere stato incaricato da Lucrezio stesso di limare la dicitura del suo poema, sembra punzecchiato da un po' d'invidia, quando scrivendo al fratello Quinto dice che i poemi di Lucrezio spiccano più per grandi lumi di arte che d'ingegno. Il grave Vitruvio (*) lo cita come l'unico autore capace di disputare della natura delle cose. Virgilio lo chiama felice di aver potuto conoscere le cause delle cose. Ovidio W lo celebra come colui che abbia fornito le migliori cognizioni sulle cause della rapidità del fuoco. Quinto Sereno Sammonico, medico e poeta vissuto sotto Caracalla, dice che il quarto libro di Lucrezio può spiegare ampiamente il fenomeno della sterilità femminile.
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      Irrita conjugii sterilis si munera languent Nec sobolis spes est, multos--jam vana per annos Femineo tìat vitio res, necne silebo. Hoc poterit magni Quartus monstrare Lucreti (ì>)
      Quintiliano (6> lo chiama unitamente a Varrone uno dei grandi scrittori latini che esposero sotto forma di versi i precetti della sapienza. AuloGellio (7) si spinge molto più oltre nel suo giudizio, doppoichè chiama Lucrezio prestante assai per ingegno e facondia e dice essere stato in moltissimi luoghi seguito da Virgilio. « Non « verba autem sola, sed versus prope totos, et locos quoque Lucretii plurimos sectatum esse Virgilium videmus » (8>.
      (1) Cicero — Epist. ad Quint. Frat.; n, x.
      (2) Vitruv. — De Architect.; Lib. ix, cap. 3.
      (3) Virgil. — Geòrgie.; vi, vers. 491.
      (4) Ovid. — Lib. li, Tristium.
      (5) A. Sammon — De Medie.; p. 20, Edit. Teuchen. (G) Quintil. — lnstit. OratLib. i, cap. 4.
      (7) A. Gellio — Lib. i, cap. 21.
      (8) Lucrezio — Lib. i, vers. 118, 122.

Storia della medicina in Roma Al tempo dei Re e della Repubblica di Giuseppe Pinto Tipografia Artero e Comp. 1879 pagine 434

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