Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      II. Abbiamo già parlato nei singoli capitoli di molti dei provvedimenti riguardanti la pubblica salute. Però reputo necessario richiamare l'attenzione del lettore sopra "un fatto che ho toccato di volo, ma che per la sua essenza e utilità somma, merita di essere alquanto dilucidato. Parlo del primo officio di statistica di cui è menzione nella storia, che, istituito dal re Servio Tullio, ebbe per iscopo il censimento della popolazione di Roma e suo territorio. È naturale, del resto, che le condizioni speciali di uno Stato sorto in mezzo a potenti e formidabili nemici, posto in condizioni sociali e politiche tali da avere urgenza assoluta di allargare il territorio, e rapidamente estendere la sua potenza, abbiano consigliato il reggitore supremo a noverare gli abitanti per conoscerne con sicurezza il numero; conoscere di quante forze poteva egli disporre per recare a compimento tutto ciò che concerneva il benessere e l'onore della patria.
      Si lascino pure inconsiderate, se così piace a taluno, le cifre riferite dagli storici intorno al numero degli abitatori di Roma, e si osservi soltanto che i cittadini chiamati al delicatissimo officio di censire il popolo, furono i più spettabili per riputazione, illibatezza di costumi ed integrità di carattere. Eglino vennero chiamati censori censorcs da censeo, dignità che anche in seguito fu una delle più temute e celebri, specialmente nell'epoca della Repubblica. Fra le molte occupazioni loro, vi era quella di compilare alcuni commentari, Commentarla Censorum W, che trasmessi da padre in figlio, andavano a far parte degli atti pubblici dello Stato, e l'altra rilevantissima di custodire le pubbliche tavole ove erano iscritte le leggi. Onde non poteva l'istituzione del Re Servio, come osservano i più, essere meglio affidata che a sì illustri personaggi.
      III. Oltre l'officio di anagrafe, secondo 1' annalista Lucio Pi-sone (2), di cui parla Dionisio, il Re sullodato istituì un vero
      (1) Aulo Gellio — N. Atticli.; xiii, 14.
      Plutarco — Vita di Flaminino e Catone il maggiore.
      Livio — xxix.
      (2) Lucio PisoneAnnali; Lib. i.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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