Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      officio di stato civile per conoscere esattamente il numero ed il movimento della popolazione tanto urbana che rurale. Ogni cittadino era obbligato per legge a denunciare nel tempio della Dea Ilitia o Giunone Lucina, le nascite che avvenivano nel seno della propria famiglia ; e nel tempio della Dea Venere Libitina le morati. Anzi, importando sommamente di conoscere quando i giovani deponevano la toga pretesta, ossia quando avevano passato il sedicesimo anno di età, erano, eglino o i loro parenti, obbligati di fare una speciale deposizione nel tempio della Dea Gioventù.
      Rei tre suddetti luoghi esisteva un erario speciale, ove, all'atto della denuncia, si soddisfaceva una tassa imposta dai legislatori.
      Ognuno comprende quanto l'officio di statistica fosse utile per conoscere il numero delle persone atte a portare arme, e così tener pronte le milizie al servizio del paese; e per rilevare i provvedimenti che, a seconda dei casi, si dimostravano necessari sotto il rapporto igienico. Sul qual proposito l'altro annalista antichissimo Quinto Elio Tuberone 0) così si esprime: « Servium « Tullium Regem populi Romani cum illas quinque classes ju-
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      « niorum census faciendi gratia institueret, pueros esse existimasse qui minores essent annis septemdecim, atque inde ab « anno septimo decimo, quod idoneos jam esse Reipubblicae arbitraretur, milites scripsisse, eosque ad annum quadragesimum « sextum Juniores, supraque eum annum Seniores adpellasse ».
      Le parole di Dionisio sono le seguenti: « ut propinqui nata « prole certuni aliquem numerum in aerarium Junonis Lucinae « inferrent : iidem aliquo mortuo in Veneris Libitinae : et sumente quopiam virilem togani decimo" septimo anno in Iuventutis ». Quanto alla Venere Libitina, ne parla in più luoghi diffusamente Plutarco annotando anche molte particolarità omesse da Dionisio.
      Sembra che il tempio di Venere Libitina fosse uno speciale officio addetto alle cose funebri, coi relativi officiali, dai gradi
      (1) Ael. Tuberonis — Fragmenta; Amsterdam, 1742.
      (2) Plutarco — Vita di Numa. Questioni romane; cclxxxviii.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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