Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      Oltre a produrre la vita agricola fortissimi uomini e valorosissimi soldati, sembra che rendesse anche miti ed umani i costumi. « Fortissimi viri et milites strenuissimi ex agricolis gignuntur, « minimeque male cogitantes » U).
      Andrea Bacci, nel suo classico lavoro sulle Terme, commentando forse il passo succitato di Cornelio Celso, afferma come i primitivi Romani esercitassero specialmente la caccia e il lavoro dei campi, e non avessero eglino altro pensiero oltre quello di ampliare e difendere la Repubblica. Avevano perciò curadi indurare il corpo ad ogni genere di fatica, e di rendere i cittadini animosi e pronti a sostenere il maneggio delle armi. Il corso, il disco, il salto, la lotta, il pugilato, il nuoto, erano gli esercizi che meglio convenivano all' indole di quel popolo che oprando col senno e colle armi avea potuto raggiungere lo scopo supremo di estendere i propri domini, « facile quodcumque onus sustinere didicerant. Utebantur cursu, disco, saltu, lucta et pugilato, « natatione atque armis » (2).
      VI. La grande sorveglianza su quanto concerneva l'igiene pubblica, veniva dagli Edili e dai Censori ampiamente esercitata sui bagni, che cotanto giovano alla nettezza della cute, ové natura ha situato l'organo della sensibilità tattile e l'importante atto fisiologico della traspirazione cutanea, uno degli elementi speciali dell* equilibrio organico. L'uso dei bagni era generale, ed ordinariamente praticato per immersione in una gran massa d'acqua. Così solevano fare i Romani dell'evo antico che avevano la egregia abitudine di gittarsi a nuoto nel Tevere o in vasche apposite costruite in luoghi e recessi pubblici o nelle private abitazioni.
      Niuno meglio di Seneca (3) ha lasciato fedele descrizione dei bagni della prima epoca. « Olim pauca erant* balnea, nec ullo « cultu exornata. Cur enim ornaretur res quadrantaria et in
      (1) Plinio — xvm, cap. 3.
      (2) Andreae Baccii — De TJiermis.
      (3) Seneca — EpisL; lxxxvi.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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