Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      manifattura della lana. Consoliamoci affedidio! Abbiamo ormai una schiera di donne che studiano molto le scienze esatte e le arti liberali. In Inghilterra e in America si vanno laureando in matematica, in giurisprudenza, in medicina, molte brave pulzel-Ione che siedono pure a scranna nei Congressi internazionali di Igiene, e vanno difendendo cause innanzi ai tribunali, congiurando contro il sesso forte, e sfidandolo * sì nei templi della giustizia che negli anfiteatri anatomici, dopo avere già vigorosamente fatto prova di loro ingegno, nei Ginnasi, nei Licei, e nelle Accademie, nelle collaborazioni dei giornali e composizioni di romanzi.
      E la lana?!!.....
      Era considerata come ramo importantissimo della pastorizia. La pecora, quasi a testimonio di sua grande utilità, imprimevasi nelle rozze monete dell'epoca primitiva dei Re; anzi secondo Varrone (U la parola pecunia viene precisamente da pecas. Dai Commentari dei Censori rileviamo che tali sommi magistrati avevano grandemente a cuore lo sviluppo e la prosperità delle greggi stabilendo ricompense agli industriosi coloni, e pene severissime a chi trascurava siffatta industria, e mandava a male i capi di bestiame per negligenza ed incapacità assoluta. Ed è perciò che molti lanificii esistevano celebratissimi in talune regioni d'Italia specialmente nelle Puglie, a Taranto, a Canossa nell'attuale Piemonte e nei paesi vicini al Po, a Pollenzo città della Liguria in riva al Tanaro, in Parma, in Aitino città della Marca Trevigiana. In proposito Marziale lasciò scritto :
      Velleribus primis Appulia, Parma secundis Nobilis Altinum tertia laudat ovis.
      IX. Ed il sommo naturalista, Plinio <2>, manifestando la stessa opinione di Marziale, con la sua consueta erudizione, così si esprime:
      « Lana autem laudatissima Apula, et quae in Italia, Graeci pe-coris appellatur, alibi Italica. Tertium locum Milesiae oves obti-
      (1) Varrò — De lingua latina: Lib. i. (}) Plinio — vili, 48.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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