Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      XI. Però non era escluso di poter indossare abiti di lino e di altri prodotti vegetali filamentosi che minorando fazione dei raggi solari per essere buoni conduttori di calorico mantengono la frescura del corpo. Plinio W fermandosi sull'argomento delle vesti dice che il lino era già di antichissima usanza, e riferisce che grande era il commercio che se ne faceva nelle Gallie, e specialmente nelle contrade di Chaors, Calais, Bourges (Cattarci, Caleti, Bituriges). Osserva anzi che le donne galliche non adoperavano per vestirsi se non che panni formati di lino.
      Anche presso i Romani era invalso Fuso di indossare tessuti di lino; ed a prova di ciò si adduce l'esempio citato da Yarrone che le donne della famiglia dei Serrani per istituzione di loro gente, non usarono giammai, meno in rare eccezioni, di indossare indumenti di tal genere. « M. Varrò tradit, in Serranorum « famiglia gentilitium esse, foeminas linea veste non uti ». Ai tempi del citato autore erano celebratissimi i lini coltivati tra il Po ed il Ticino. Notevoli per la loro candidezza erano quelli di Faenza nell'Emilia, preferiti ai più accreditati dello stesso genere; nè di minor valore erano le qualità del medesimo vegetale coltivato dai Peligni, nel territorio delle Marche, specialmente di Macerata. Ed ora ove è andata la industria della lana e dei lini presso di noi?...
      Ai finanzieri, agli economisti insigni che con tanta dottrina sioccupano del benessere del paese, l'ardua questione!
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      XII. Sarebbe inutile ripetere qui quanto si è detto altrove delle acque, degli acquedotti, bonificazione dei luoghi malsani, costruzione di cloache, emanazione di leggi sanitarie, edilizie, alimentarie che provvedevano alla sepoltura e cremazione dei cadaveri all'estensione e norme degli imboscamenti, agli edifici, alle case, alla viabilità, alle cloache, sempre in dipendenza dei principii più inconcussi di igiene pubblica. I Censori, gli Edili, i Pretori e un discreto numero di magistrati • minori sorvegliavano allo
      (1) Plinio — xix, cap. 2.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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