Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      giove degli altri popoli « aliquanto magi* » fu esclusivamente per il divino mito di Esculapio che fé' loro arrogare il vanto di essere stati i primi inventori e propagatori dell'arte medica.
      III. Le notizie a noi rimaste della medicina all'epoca cui appella la nostra storia, non sono così scarse da non permettere di formarci adeguato concetto del progresso allora raggiunto dalla patologia generale e speciale, così medica che chirurgica. E primieramente sembra degno di nota conoscere sotto ([imi senso abbiano i Latini parlato delle malattie in generale, e degli infermi, infermità e cause dei morbi.
      Pompeo Festo ^ parlando del significato della parola latina Aeger crede derivi dal greco àviypóv, ovvero, seguendo l'opinione di alcuni, dalla voce del dolore che è naturalmente espresso coi seguenti suoni vocali al ed. Quantunque àviypov, dice il commentatore Hench, sia voce quasi poetica, non si deve però temerariamente rifiutare, giacché tolta la v, da àviypSv resta àiypóv, vale a dire aeger aegrum. Sull'origine di detta parola dal greco conviene anche lo Scaligero. Invece il Dacer non trova improbabile Fetimologia da al" al' per il suono imitato del dolore. Io, sebbene conosca che la più parte delle elleniche derivazioni sono suppositive, ritengo ammissibili ambedue l'ipotesi sull'origine della parola aeger dalla voce greca àviypSv e da av ai, lamento che l'ammalato per l'ambascia ed acutezza del dolore suole comunemente emettere.
      Molto chiaro è il significato dato da Cicerone alla parola infermità, e come già aveva indicato che la voce insania presso i Latini aveva un significato diverso dalla voce furore; così dimostrò pure che la parola infermità era interpretata in un senso dai Romani ed in un altro dai Greci.
      Questi prendevano la parola infermità esclusivamente per morbo ::a0o<;, mentre ti Latini attribuendole un concetto più lato e filosofico, ogni molestia, ambascia, triste preoccupazione, patema di
      (1) Pomp/Festo — De signi f. veri.; v. «icpriun.
      9
      (2) Cicero — Tusculan.; Lib. ni.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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