Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (353/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      zione cesarea, polipo e carbonchio. Così Cajo Lucilio       ..........Ibi an uno telolnquit praecepit caulem testis, quae una amputat ambo
      Serpere uti gangrena malo ad quem herpestica posset.
      »
      VI. Fu accennato come negli accampamenti romani, figurasse anche un medico di legione, oculista, per nome Claudio Corvo.
      Io suppongo che non senza importanza sia quella, lapide attesoché negli accampamenti dovevano spesso notarsi invasioni di oftalmie epidemiche, causate dai disagi delle marcie faticose, o meglio dalla riunione di migliaia di persone in un luogo ristretto.
      Riporto ora alcune altre lapidi per dimostrare che Toftalmo-jatria, utilissima sempre, fu in grandissima voga presso i Romani
      DIS MANIBVS M LATINIVS . M . L MEDICVS OCVLARIVS HERMES VIXIT ANNOSXXXX
      Oltre la citata lapide scoperta a Bologna e descritta dal Fa-bretti, ne viene riferita un'altra dal Reinesio
      Q CLODIUS . Q. L . NIGER MEDICVS OCVLARSIBI ET
      Q.. CLODIO . Q . L . S . PARONO
      (1) Caji Lucili — Frammenta,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (353/442)






Cajo Lucilio Claudio Corvo Toftalmo-jatria Romani Bologna Fa-bretti Reinesio Caji Lucili