Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
zione cesarea, polipo e carbonchio. Così Cajo Lucilio
..........Ibi an uno telolnquit praecepit caulem testis, quae una amputat ambo
Serpere uti gangrena malo ad quem herpestica posset.
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VI. Fu accennato come negli accampamenti romani, figurasse anche un medico di legione, oculista, per nome Claudio Corvo.
Io suppongo che non senza importanza sia quella, lapide attesoché negli accampamenti dovevano spesso notarsi invasioni di oftalmie epidemiche, causate dai disagi delle marcie faticose, o meglio dalla riunione di migliaia di persone in un luogo ristretto.
Riporto ora alcune altre lapidi per dimostrare che Toftalmo-jatria, utilissima sempre, fu in grandissima voga presso i Romani
DIS MANIBVS M LATINIVS . M . L MEDICVS OCVLARIVS HERMES VIXIT ANNOSXXXX
Oltre la citata lapide scoperta a Bologna e descritta dal Fa-bretti, ne viene riferita un'altra dal Reinesio
Q CLODIUS . Q. L . NIGER MEDICVS OCVLARSIBI ET
Q.. CLODIO . Q . L . S . PARONO
(1) Caji Lucili — Frammenta,
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Cajo Lucilio Claudio Corvo Toftalmo-jatria Romani Bologna Fa-bretti Reinesio Caji Lucili
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