Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      fìcato o abbondantemente bagnato di acqua. Laonde questa purificazione o lustrazione entrava nelle cerimonie pontificali, ove costnmavasi portare in giro per .tale rito, tra le faci, solfo, Scilla ed altri rimedii. E nella stessa circostanza un inno veniva canticchiato a cui il popolo attribuiva l'efficacia degli incantesimi. Intorno a queste cerimonie chiaramente si esprime Luciano W:
      s>tx6y)p£ ti u.s1 xal à7tsuoc;s, xai 7tspnfyicrs oa5ì, ctxiXXy), xai iXXotq tcXsiWv,
      aaa xaà t>)v etkootjv sxsiv/jv uTroTovOopiG-Gc;. All'epoca nostra talune specie di frenopatie sono non infrequentemente curate coll'idroterapia; o anticamente la stessa usanza deve essere stata in siffatte circostanze grandememente seguita, se uno degli aiuti più comuni, passò a sinonimo della malattia medesima.
      IX. Vedemmo altrove come per. la definizione delle questioni di veneficio, che domandano infallantemente il soccorso della giurisprudenza e dell'autorità giudiziaria, esistessero apposite magistrature (2>; ed il Judex Veneficiis fosse il definitore legale di tali vertenze. Cicerone parla diffusamente sull'argomento tanto nell'orazione a favore del Re Dejotaro, quanto in quella bellissima per Aulo Cluenzio
      « Ego mehercule, C. Caesar, initio, cum est ad me ista causa « delata, Philippum medicum servimi regium qui cum legatis « missus esset, ab isto adolescente esse córruptum hac suspicione sum percussus, medicum in dicendo subornabit: fìngat « videlicet aliquod crimen veneni, etsi a veritate longe tamen a « consuetudine criminandi non multimi res abhorrebat. Quid ait « medicus^ nihil de veneno. At id fieri potuit: primo occultius in « potione vel in cibo.... »
      Oltre a diffondersi in altri minuti particolari di veneficio, ha il merito Cicerone di averci conservato le medesime parole della famosa legge Cornelia sugli avvelenamenti. « Jubet ea lex, qua « lego haec quaestio constituta est, iudicem quaestionis cum iis
      (1) Luciano — Necyom.
      (2) Vedi Capo v.
      (3) Cicero — Orai. prò lìege Dejolaro.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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