Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      « Orientis statimi expulsus (Germanicus) cani Armeniae regem « devicisset, Cappadociam in provinciae formam redegisset, annum aetatis agens quartum et trigesimum diutino morbo Antiocliiae obiit non sino veneni suspicione. Nani praeter livores « qui toto corpore erant, et spumas, quae per os lluebant, cremati « quoque cor inter ossa incorruptum repertum est, cujus ea natura existimatur, ut tinctum veneno confici nequeat ».
      Oltre del carattere speciale della incombustibilità del cuore dei morti da veneficio, Svetonio parla anche di altri particolari segni esteriori rinvenuti nel cadavere del Germanico, che venivano a dare appoggio alle investigazioni giudiziali.
      Più esplicito di Plinio e Svetonio l'annalista Cornelio Tacito (l), narra che il corpo di Germanico prima di essere cremato, tu posto ignudo nella piazza dì Antiochia, ove doveva essere seppellito. Ma agli occhi degli spettatori non apparvero segni certi di veneficio che veniva ammesso da coloro cui stringeva pietà di Germanico, e negato dai partigiani di Pisone « Corpus antequam cremaretur, nudatimi in foro Antiochensium, qui locus « sepulturae destinabatur, praetuleritne veneficii signa parum « constitit. Nam ut quis misericordia in Germanicum et praesumpta suspicione aut favore in Pisonem pronior, diversi interpretabantur ».
      Grande scalpore menò pertanto la triste e dubbia fine del buon Germanico. A Roma si aprì il processo e furono incaricati della istruttoria Yitellio, Veranio ed altri. Fatte le debite ricerche, per compito di giustizia, Yibio Marso governatore della Siria, spedì a Roma (come gravemente indiziata del fatto e manifestamente partigiana dei coniugi Pisone e Plancina supposti autori del delitto) una tale Martina maliarda famosissima « isque infamem veneficiis ea in provincia et Plancinae percaram nomine « Martinam in urbem misit, postulanti bus Yitellio et Veranio, « ceterisque qui crimina et accusationem tamquam adversus receptos jam rem instruebant ».
      Ma nella procedura di coiìsimili cause si poneva grande studio
      (1) TacitoAnnali; n, 73.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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