Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Egualmente dicasi del sambuco, la cui radice era adoperata come purgativa. Lo stesso poeta così lo descrive d) :
Arduum, miserrimum atque infelix lignum sambucum vocant.
Altro vegetale adoperato anche nella moderna medicina, come evacuante della specie dei diuretici, fu l'asparago <2) « asparagus . « officinalis asparagi mollis, sed viride cyma ». Festo e innanzi lui Varrone (3>, danno l'etimologia di asparago dall'asprezza del virgulto su cui nasce. « Asparagi quod ex asperis virgultis et « ipsi scapri asperi sunt non leves ». Questa pianta vivace ebbe grandissima fama in medicina come diuretica, avendo anche fatto parte dell'antica ricetta delle cinque radici aperienti. Ai nostri giorni si è tratta da essa e specialmente, secondo Robiquet, dal succo dei germogli, l'asparagina sostanza grandemente azotata, che forma un potente soccorso per eccitare la diuresi in casi gravissimi. Egualmente dalla verde cima dell'asparago così celebrata nei canti di Lucilio, si cava un estratto particolare.
Ennio non manca di parlare della senape, chiamandola pianta triste, forse per la soverchia irritazione che suole destare sulla cute.
Neque triste queritat sinapi neque coepe moestum.
La riputazione della senape in medicina non è venuta mai meno. È ozioso rammentare le sue facoltà lassative, purgative e depurative. Che se le ultime hanno dato luogo a contestazioni, non è per questo men provato che nella senape ed in altre moltissime crocifere esiste un principio modificatore del sangue e di tutto l'organismo. Essa giova moltissimo internamente quando la tunica muscolare delle intestina è compresa d'inerzia; quando mancano le regolari secrezioni della mucosa gastro enterica ; e quando la digestione si compie lenta e penosa. Questo medica-
(1) Caji Lucilii — Fragmenta.
(2) Caji Lucilii — Fragmenta.
(3) Varrone — Lingua Latina; Lib. iv.
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