Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      il patrimonio della scienza medica, pure non può passarsi in silenzio come i rimedii fossero sufficientemente ricercati, sottoposti ad esame e, a seconda dei varii casi, con discreto criterio adoperati.
      Da ultimo osservo che se molte e molte sostanze sono state abbandonate oggidì per essersi scoperti mezzi più efficaci, ampiamente consigliati dalla terapia per gli effetti che assidua espe-• rienza ha riconosciuto indubbiamente utili, non è da tacersi come molte altre sostanze abbiano cessato di servire non per proprio demerito, ma per esserne stato trasandato affatto l'uso in cerca di nuovi ritrovati, i quali alcune volte corrispondono vittoriosamente all'aspettativa, ed altre volte, come avviene tutto giorno, falliscono completamente dopo avere eccitato il plauso di molti fanatici. Quello che han detto Trousseau e Pidoux del succino, può egualmente dirsi degli altri medicamenti, la totale scomparsa de'quali dalla materia medica, non è sufficiente prova della loro inettezza. L'essere stati soppiantati da altri, non basta ad escludere che in mancanza di quelli recentemente scoperti, abbiano recato un'utilità incontestabile, e sia stata la loro efficacia maggiore d'assai della celebrità che godono i rimedii rinvenuti in epoche successive, rimanendo sempre vero quanto diceva il Ye-nosino:
      Multa renascentur quae jam cecidere, cadentque Quae nunc sunt in honore.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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