Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (389/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 387 —
      sua patria. Soggiunge anzi che in molte città le acque si rinvengono in piccola dose, di cattivissima qualità. « Romae fontium « elegantia, ac multitudo est admirabilis, inveni earum nullam loetidam aquam aut medicatam, aut turbidam, aut asperam, crudamque effundentem sicut neque Pergami in patria nostra: in « multis autem aliis urbibus haud paucae depravatae aquae reperiuntur ».
      Secondo Paolo Giureconsulto (l\ l'azione penale delle leggi inscritte nelle XII Tavole colpiva seriamente chi avesse recato danno agli acquedotti considerati opere di pubblica salute. Ad accennare il pregio dei medesimi basti dire come quello di Appio Claudio non era che una incanalatura di varie sorgenti potabilissime, le quali convergendo nella Via Prenestina entravano dalla porta Esquilia in Roma mediante una condottura sotterranea che faceva capo alle falde del Celio e dell'Aventino. Tanta copia di acqua poi giungeva anche alle Saline presso la porta Trigemina, servendo ai quartieri \ iù bassi, Circo, Velabro e Vico Tosco.
      Le acque oltre agli usi più comuni, sotto il rapporto dell'igiene e della nettezza, erano considerate dai Romani come potente ausiliare nella cura delle malattie. Ciò attestano Dione, Zosimo, Marziale e Cornelio Celso (2). Quest'ultimo afferma anzi che coi bagni e coH'uso delle acque potabili i Romani curavano le coliche, i dolori di ventre, le affezioni ipocondriache, le debolezze di stomaco, « quibus maxima urbanorum pars detinebatur ».
      Fu detto che Valerio Massimo e Zosimo <4) raccontano di un tal Yalesio che ebbe in sogno comandamento da Esculapio di curare due figli gravemente presi da malattia incurabile, con l'uso interno dell'acqua del Tevere riscaldata, e di aspergerne il loro corpo con una spugna « spongia corpora sua pertergi ». Applicato questo rimedio, successe una quiete salutare « salutari quiete sopiti », che bastò a ridonarli alla vita.
      (1) Paolo Giureconsulto — Titolo D.
      (2) Cornelio CelsoLib. i e iv, cap. 5.
      (3) Valerio Massimo — De auspiciis.
      (4) Zosimo — HistLib. il


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (389/442)






Pergami Paolo Giureconsulto XII Tavole Appio Claudio Via Prenestina Esquilia Roma Celio Aventino Saline Trigemina Circo Velabro Vico Tosco Romani Dione Zosimo Marziale Cornelio Celso Romani Valerio Massimo Zosimo Yalesio Esculapio Tevere Paolo Giureconsulto Cornelio Celso Valerio Massimo Zosimo Lib Romae Lib