Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      narcliica, avvenne durante la famosa battaglia detta del Lago Regillo. In essa Castore e Polluce (l), divinità guerriere, comparvero sul campo e decisero della sorte delle armi sollevando d'improvviso con meraviglioso prodigio una sorgente di acqua minerale: «frigidissimo fonte calidae acquae manarunt; porro quod « fons ingens non antea visus erupit vena forte bituminosa ex « meatu recluso manante », che ora assunse il nome famoso di « Aquae Albanae et Aricinae ». Andrea Bacci pretende che queste acque Albane fossero adoperate dagli antichi specialmente nelle ostruzioni viscerali e nelle malattie calcolose.
      L'acqua Santa così vicina a Roma e di cui abbiam fatto cenno di sopra, secondo l'erudito Moretti (3) proviene dai monti Albani e precisamente dal monte Cave. Dice il citato autore che questa acqua scorre per lungo tratto sotterra in direzione di Albano, e finalmente si mostra in aperto in una vasta scaturigine nella località dell'antica Boville oggi volgarmente Frattocchie. Egli appoggia tale opinione ad un latto da lui stesso osservato, che cioè a poca distanza dall'odierna città di Albano, esiste un pozzo le cui acque, fattone saggio, trovò che aveano appunto il sapore e i caratteri fisici dell'acqua Santa sulla via Latina. Ragion vuole che i Romani avessero forse condotte le acque Albane cosi prossimamente a Roma, nell'intento di giovare opportunamente alla pubblica salute.
      XII. Ma ancora di altre acque più luminosamente istoriche ed oggi affatto perdute dobbiamo far cenno, ossia delle acque di Gabi dette Gabine.
      Fu Gabi città di grande interesse e di grande civiltà se, come narra Plutarco W, B,omolo il grande fondatore venne educato in essa nelle ottime discipline. Fu anche città indipendente e lottò a lungo con Roma, finché l'ultimo dei Tarquinii l'ebbe soggiogata
      (1) Livio — Lib. ni.
      (2) Bacci — De Thermis; vi.
      (3) Moretti — Trattato medico-fisico delVAcqua Santa.
      (4) Plutarco — Vita di Romolo.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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