Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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inesauribile che se nei secoli avvenire altre sorgenti termali potessero esaurirsi, quell'enorme cavo alimenterebbe nullameno uno dei più illustri stabilimenti d'Italia. Ed è tanto notevole l'abbondanza di sorgenti minerali in quei dintorni, che si è ragionevolmente sospettato che una rete sotterranea le comunichi tutte insieme.... opera di natura se vuoisi, ina alla quale devono pure avere aggiunta la propria nei remotissimi tempi gli Àquilegi, magistrati Etruschi incaricati specialmente della collezione delle acque così diffusamente illustrate da Varrone O) e Frontino (2). E qui soccorre opportunamente lo Scoliaste di Virgilio, quando interpretando il Mantovano poeta, sulla mitica origine del lacus Cimini (da alcuni creduto erroneamente il lago di Vico a Ron-ciglione, mentre per la minore ampiezza sembra dover essere piuttosto il Bulicame) dice che quelle acque bollentissime eruppero dal suolo mediante un palo di ferro conficcf.tovi sdegnosamente da Ercole, Dio della forza. IT Eroe nel lanciare il gran colpo penetrò nei fiumi infernali; ciò che il solo suo braccio poteva fare.
Dal mito andando alla fisica osservazione è provato che in quel suolo ogni corpo od oggetto conficcatovi, presto si ricnopre di sostanze tartriche in modo da non potersi più estrarre... fenomeno annotato anche da Plinio C3) « in Silva Cimina loca sunt in « quibus in terram depacta non detrahuntur ...» tanta è la forza cementatrice di quel terreno. E il compianto Orioli saviamente osserva con le seguenti parole: « E forse nel favoloso racconto, « consacrar vollero la memoria poscia perduta, del modo tenuto « innanzi a ogni memoria d' uomini, per procacciarsi artificiale « mente le fonti salutari o alcune almeno tra esse, che tanto, fin « da tempo antichissimo, abbondarono nell'agro loro. Perchè mi « par di vedere nella finzione del palo erculeo, un abbellimento « poetico dell'origine dei pozzi artesiani » W.
(1) Varrone — Quinquatribus, apud Nonium.
(2) Frontino — Op. cit.
(3) Plinio — IlisL nat.; n, 98.
(4) Orioli — Viterbo e il suo territorio. Roma, 1849.
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