Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      uso in seguito abolito nella società umana per l'opera pietosa delle primitive istituzioni cristiane che fondarono brefotrofi o luoghi di ricovero pei trovatelli; credo sia giusto di riflettere come notevole differenza si rinvenisse fra l'usanza praticata in Roma e quella barbara di talune nazioni che pur si arrogavano il vanto d'una civiltà superiore.
      Laddove in Grecia si uccidevano o per lo meno si abbandonavano totalmente i bambini, nelFEtruria e in Roma non si verificava siffatto eccesso ; e la carità di privati provvedeva sovente, e con risultato più soddisfacente di quello che si ottiene ora dallaistituzione dei brefotrofi, ove per la ristrettezza dei mezzi e per la incuria di coloro che fanno dell'allattamento dei bambini una professione, la mortalità di questi raggiunge talvolta una media assai rimarchevole.
      IV. Egli è vero che i Niitricatores facevano d'un'opera sì santa oggetto di privata speculazione, attesoché educavano i trovatelli a divenire gladiatori nei circhi, o fatti adulti li vendevano al migliore offerente; ma è pur vero che molti di quegli infelici venivano adottati per figli da chi era privo di prole, e talvolta anche avveniva che fossero richiesti dai loro legittimi parenti, e dichiarati nati liberi. Sull'ingerenza governativa in simili questioni di ordine pubblico, non può cader dubbio, rilevandosi dalla succitata lettera di Trajano a Plinio t1) che lo Stato molte volte trattò la grave questione degli esposti che nati liberi erano stati allevati da persone estranee, ed educati a servitù « quaestio ista, « quae pertinet ad eos qui, liberi nati, expositi, deinde sublati a « quibusdam et in servitute educati sunt, saepe tractata est ».
      E sebbene l'istesso Trajano sostenga che nulla si trovasse scritto, in merito all'argomento, nei commentari dei principi suoi antecessori, pure non esclude che esistessero varie leggi appositamente emanate secondo le consuetudini delle varie Provincie soggette a Roma. Fa anche parola di lettere che Domiziano diresse a due suoi luogotenenti, Ovidio Nigrino e Armenio Brocco,
      (1) Traianus Plinio — 1. c.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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