Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      Schelio f1) nota quanto sia degno di elogio l'interesse dimostrato dai Romani non solo per gli uomini caduti infermi ma ancora per gli animali resi inabili a prestare ulteriori servigi; giacché provve-devasi ancora alla nomina di medici specialisti addetti alla cura degli animali, per non abbandonarli come in secoli posteriori si è fatalmente verificato, allo strapazzo di fabbri ed altri ignorantissimi uomini. Ed è pur lodevole che in epoche dette barbare, nulla si negligeva che potesse essere utile ai militari durante le sanguinose campagne. Provvide sempre le leggi e le autorità, curavano che nulla mancasse al completo assetto di guerra per far fronte alle difficoltà che potevano verificarsi in paesi lontani di recente conquistati.
      Credo pregio dell'opera di trascrivere per comodo del volenteroso lettore i brani di Igino (2) che toccano più da vicino questo argomento.
      « Quoties autem quinque vel sex legiones acceptae fuerint, duae cohortes primae lateribus praetorii tendere debebunt, duae in praetentura, supra quas valetudinarium, deinde vexillarii vel cohors secunda, et si res exigat, cohors peditata quingenaria loco vexillariorum solet super poni, et si strictior fuerit pedatura collodi legionariae dari debet, sed numero suo, ut septuaginta pedes valetudinarium et reliqua, quae supra tendunt, accipiant, hoc est veterinarium, et fabrica, quae ideo longius posita est, ut valetudinarium quietum esse convalescentibus possit, quorum pedatura in singulas species ad ducentos homines solet computari
      « Reliquum autem numerimi sicut retenturam computemus, ut sciamus similiter, quot hemistrigia nascuntur, fit numerus, cum pedatura valetudinarii, veterinarii et fabricae, quae in unum ad sexcentos homines computantur ».
      Sul qual proposito non dobbiamo lasciare inosservato che Igino stabilì a 200 il numero dei malati che potevano essere contenuti nel valetudinario od ospedale da campo.
      (1) Hermanni Sciielii — Notae in Hyginumy apud Graevium ; Lib. x.
      (2) Hygini Gromatici — De Castrametatione ; Liber unicus, apud Graevium, Tom. x. Venetiis, 1735.
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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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