Terza Declinazione
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Regola. Ad un nome si può aggiungere una inHica-zione accessoria, che lo determini e meglio lo dichiari; essa dicesi apposizione : Alexander, rex Macedónum, Magnus \ip-pellatur (Alessandro, re dei Macedoni, è chiamato Grande). — L'apposizione concorda col sostantivo, a cui si riferisce, sempre nel caso, e, se è possibile, anche nel numero e nel genere: Alexander, filius Philippi, regis Macedónum, bellavit cum Darlo, rege Persarum (Alessandro figlio di Filippo, re dei Macedoni, guerreggiò con Dario, re dei Persiani).
'>^1. Philosophi virtutis magistri sunt. 2. Diversa sunt hominum studia. 3. Pulohra erat arma militum Romanorutn. 4. Aquilae habent nidos in altis arbo-ribus.^5. Gratae sunt pugnae militibus strenuis. 6. A-speri venti nocent vitae hominis. 7. Pueri et puellae timent leones. 8. Magistri non amant sermones stul-torum discipulorutn.j9.Romulus fuit condltor Romae. 10Cara, sunt discipulis munera magistri. ll.Multae insulae habent marmora pretiosa. 12. Clarum est no-men Vergilii, poétae Romani.
20.
. I soldati valorosi amano' i pericoli delia guerra. 2. Agli uomini pigri è ingrata la fatica)^ 3. Belli sono i fiori del nostro giardino. 4. Le cattive compagnie non sono care ai buoni fanciulli. 0 mio buon Dio, belle e grandi sono le opere tue. jS. Belli sono i/versi di'Orazio, chiaro poeta romano. 7. Le leggi severe sono cagione di grande timore agli uomini cattivi.
I rami degli alti alberi offrono ombra agli stanchi agricoltori.J>9.L'uomo tollera pazientemente il dolore. Aggradici piacciono sempre le leggi severe. 11. Quanto grande è la tua eloquenza, o Marco Tullio Cicerone !
Zenoni. Morfologia latina, Parte II - Pratica — IX Ediz. 'i