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Morfologia latina
Parte II - Pratica
Luigi Zenoni
, 1920, pagine 357+80

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Versioni dall' Italiano
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   sigliava l'animale a fuggire5). Ma questo (continuando a camminar) Lnto : «Credi forse6), di grazia, disse, che i nemici, se mi prenderanno, mi metteranno due basti7)?». Il vecchio ìSisse di no8). « Allora9), che mi importa10] (di sapere) a chi io deva servire11), quando12) è d'uopo ch'io porti il mio basto?».
   l) all' infuori di... praeter coli'acc. —2) P. I. (Teor.), § 172.
   — 8) confirmo \. — 4.) faccio pascolare = pasco 3. — 5) trad. affinchè fuggisse.—6) mira ; - P. 1. § 217. a.—7) clitellas alieni im-pòno 3; - P. 1. § 172. - Avverti che clitelae (basto) si usa soltanto nel plurale ; - P. 1. § 106. c. — 8) dico di no = nego 1. — a) ergo.
   — 10) P. I. § 204. 4. N. 3 — 41) trad. a chi io serva. — 12) cum col congiuntivo.
   7. La volpe e il corvo.
   Quelli che godono d'esser lodati con astute parole, (ne) pagano il fio l) con tardo pentimento.
   Il corvo appollaiatosi2) sopra3) un alto albero voleva mangiare un (pezzo di) cacio rubato da1) una finestra. Lo vide la volpe e così cominciò a parlar(gli) : « Oh! quanto è grande, o corvo, la nitidezza delle tue penne ! Quanta leggiadria5) hai nel corpo e nel volto ! Se tu avessi voce, nessun uccello sarebbe più prezioso di te ». Ed il corvo stolto volendo ostentar la sua voce, (si) lasciò6) cadere di bocca il cacio, ohe l'astuta volpe prestamente afferrò cogli avidi denti. Allora soltanto il corvo, stupito7) per l'inganno, gemette.
   l) poenas do (1), pendo (3), persolvo (3). — 2) residens (fermandosi). — 3) in coli' abl. — 4) rapio (3) de... coli'abl. —5) quantum decoris (lett. quanto di leggiadria). — 6) mi lascio cadere di bocca — ore emitto 3. — 7) stupens.
   8. Il nibbio e la colomba.
   Chi si affida ad1) un uomo malvagio, mentre cerca soccorso, incontra rovina2).
   Avendo spesso le colombe fuggito il nibbio e colla rapidità delle ali schivata la morte, il nibbio rivolse il suo accorgimento alla3) frode e trasse le colombe in4) tale inganno: «Perchè menate la vita (così) agitata5), piuttostochès), fatta meco alleanza7), crearmi vostro re, affinchè vi mantenga8) sicure da (ab) ogni ingiuria?». Quelle credendo si affidano1) al nibbio, il quale, avendo conseguito il regno, cominciò a mangiarle ad