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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PREMESSE
   Lo spettacolo che offre all'uomo l'Universo sul quale è posto è veramente grandioso. Sulla nostra terra una immensa congerie di cose, di erbe, di animali in mutua prodigiosa corrispondenza; nello spazio infinito miliardi di masse colossali sospese senza che 1' Universo crolli, ed animate tutte da un movimento di tale armonia e di tale precisione, che l'uomo può indicare duecento anni prima il momento per non dire 1' attimo nel quale un astro qualunque sarà visto dalla Terra in tale o tal altra posizione.. Si può ben dire che in genere tutti sentiamo questa grandezza, dalla quale anche con senso arcano possiamo trarre conforto alla vita e fiduciosa speranza in quel
   ............. Dio
   solo ed eterno, che tutto '1 ciel muove, non moto, con amore e con desio.
   I sensi ci avvertono della esistenza dei vari corpi, intendendosi per corpo tutto ciò che direttamente od indirettamente può colpire i nostri sensi.
   Un ago, un fiore, una campana, un pezzo di zucchero, un insetto, sono altrettanti corpi perchè possono colpire il nostro organo della vista o il nostro organo del tatto. La campana può trovarsi in condizioni da colpire soltanto indirettamente il nostro organo uditivo e così manifestarsi come corpo.
   Ciò che costituisce gli infiniti e vari corpi si chiama materia ; ma si sa bene che la materia è di molte qualità diverse; così quella di cui è fatta una bottiglia è di qualità diversa da quella di cui è fatto un ago da cucire. Ogni qualità speciale di materia prende il nome di sostanza ; così l'acciaio è la sostanza di cui è fatto l'ago ed il vetro è la sostanza di cui è fatta la bottiglia.
   Un albero è un corpo, è materia, ma non è un' unica sostanza. A formare le sue varie parti, fusto, foglie, frutti, intervengono varie sostanze.
   Non ci è difficile operare una distinzione fra corpi viventi, che nascono, crescono, si riproducono e muoiono; e corpi bruti, come una pietra, che se nulla l'attacchi o lo decomponga, al termine pur di mille anni non sarà allungata nè ingrossata, e mai non farà come l'erba dei campi, che cresce, si sviluppa, dà dei semi e muore.
   II nostro studio è limitato alla considerazione, in un senso come meglio verrà specificato in seguito, di questi ultimi corpi e di ciò che li costituisce, cioè della materia. Prima cosa da farsi per noi sarà di raccogliere e di richiamare alla mente le principali nozioni sulla proprietà e sulla costituzione di questa.
   Notiamo innanzi tutto che la esperienza quotidiana ci persuade che ogni corpo può ridursi in parti di più in più piccole: gli odori