che si diffondono nell'aria ed i colori che si diffondono nei liquidi sono la prova migliore di questa grande divisibilità. Si sarebbe tentati di ritenere che la divisibilità, questa proprietà che per tal modo i corpi manifestano possa procedere all' infinito. Ma vi sono buone ragioni per ritenere che per quanto si possa procedere molto oltre in questa divisione della materia costituente i corpi, si abbia un limite oltre il quale non si possa procedere senza che la particella uitima che si ottiene perda i caratteri distintivi del corpo diviso e suddiviso.
I corpi avrebbero dunque la loro ultima e più piccola immagine in particelle, che sarebbero i loro elementi costitutivi, ed alle quali si è dato il nome di molecole. Le molecole però sarebbero costituite da parti ancora più piccole che non ritrarrebbero più la fisionomia del corpo inizialmente considerato, ed alle quali si è dato il nome di atomi; particelle queste di piccolezza tale che difficilmente possiamo figurarcela. Se ci fosse possibile staccare dalla testa di un ordinario spillo un milione di atomi al secondo termineremmo il nostro lavoro dopo circa 250 milioni di anni^E si è calcolato che occorrerebbero circa otto anni a tutti i fiumi della Terra per versare negli Oceani tante goccie d' acqua per quanti atomi sono in una sola di tali goccie. Gli atomi a loro volta sarebbero come piccoli mondi: intorno ad un nucleo centrale ruoterebbero quali pianeti rispetto al Sole dalle piccolissime particelle dette elettroni. Le meraviglie dei Cieli o come si dice dell' infinitamente grande si ritrovano nell'infinitamente piccolo!
La indicata costituzione molecolare dei corpi rende conto e per converso è confermata da quella proprietà che riceve il nome di porosità, ed in virtù della quale i corpi possono venire opportunamente attraversati da materiale tenue adatto.
Gli accademici del Cimento per primi si accorsero della porosità dei corpi eseguendo una memorabile loro esperienza.
Ma ora si hanno altri numerosi fatti che provano alla evidenza la porosità dei corpi. Così il ferro rovente si lascia attraversare da quel gas velenoso detto ossido di carbonio; il platino assorbe nella sua massa grandi quantità di gas nel quale sia immerso. Il carbone, in misura tanto più pronunciata quanto più sia freddo, assorbe i gas, l'aria ad esempio. Si è anzi fondata su questa proprietà un metodo di estrazione dell'aria dai recipienti che la contengono, un metodo, come si dice, di rarefazione dell' aria quale si ottiene ordinariamente per mezzo delle cosidette macchine pneumatiche volgarmente chiamate anche macchine per fare il vuoto. Di rarefazione, poiché dell' aria contenuta in un certo ambiente, coi mezzi di estrazione oggi disponibili, dovrà sempre rimanere qualche piccola traccia. Rimarrano poche particelle, ma qualcuna rimarrà sempre.
Una
costituzione discontinua della materia quale abbiamo indicata consente di supporre che i corpi possano diminuire di volume allorché si assoggettano ad un'azione comprimente, il che si verifica e costituisce un altra proprietà che riceve il nome dì compressibilità. Alla
compressibilità dei corpi è intimamente legata la elasticità, che è quella proprietà per la quale i corpi compressi o deformati riprendono la loro forma ed il loro volume primitivi quando si cessi di esercitare su di essi 1' azione che produceva la compressione o la deformazione. Corpi privi assolutamente di elasticità, anche per debolissime