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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   costituito da materia contiene una determinata quantità di materia, la cui misura dicesi massa del corpo.
   Per valutare la massa esistono metodi che si impareranno in seguito, dovendosi ancora apprendere qualche nozione a bene intenderli e dovendosi ancora ritornare sul concetto di massa.
   « § 5. Fisica e Chimica. — Una prima distinzione dei fenomeni che possono aver sede nei corpi è quella per la quale si classificano in fisici, ed in chimici.
   Fenomeni fisici si chiamano quelli che non modificano la intima costituzione dei corpi nei quali avvengono.
   Fenomeni chimici si chiamano invece quelli che modificano la intima costituzione dei corpi nei quali avvengono.
   La Fisica studia i fenomeni fisici. I fenomeni chimici sono l'oggetto dello studio della Chimica.
   § 6. Misura di una grandezza. — Si sa che cosa significhi grandezza e anche che misurare una grandezza significa confrontarla con un' altra della stessa specie assunta come termine di confronto e detta unità di misura. Il risultato della misura si esprime mediante un numero. Se si designa con G una grandezza e con u la unità, la misura
   di G sarà n = —.
   u
   Il valore numerico di una grandezza varierà allora in ragione diretta della grandezza stessa ed in ragione inversa della grandezza presa come unità.
   § 7. Il sistema metrico decimale. — Le grandezze di uso corrente nella vita pratica hanno unità di misura che appartengono al noto sistema metrico decimale costituito in modo da ricondurre le varie unità per le diverse grandezze all' unità di lunghezza, il metro.
   Un tempo, con numerosi inconvenienti, si faceva uso di unità differenti per i diversi paesi, scelte spesso arbitrariamente e non facilmente controllabili. Si pensò di stabilire una unità che avesse il pregio di potere essere verificata quando occorresse. Si convenne di riferirsi ad una lunghezza caratteristica del nostro Globo che non muta in dimensioni sensibilmente col tempo. Siccome con metodi geodetici si sa determinare la lunghezza di una parte del meridiano terrestre e quindi di tutto il meridiano, cosi dagli Accademici delle Scienze di Parigi nel 1790 si stabilì di assumere come unità la decimilionesima parte del quarto del meridiano terrestre (ossia la quarantamilionesima parte dell' intero meridiano) che fu detta metro.
   Fu considerato l'arco di meridiano che passa per Dunkerque e Barcellona, e ne risultò una tale lunghezza che una Commissione composta dei più eminenti fisici e matematici del tempo fece poi, in base al computo fatto, realizzare nel 1799 in una sbarra di platino a 0° C. chiamata metro campione, insieme ad altri modelli di pesi e misure.
   Ora questi campioni sono depositati all' Ufficio internazionale di Pesi e Misure a Parigi (Sèvres).
   Dal metro si sono dedotte tutte le altre unità di misura per le super-fici, i volumi, i pesi. E questa deduzione ci ha fornito quel sistema razionale di misure andato in vigore il 22 novembre 1801 e chiamato sistema metrico decimale. Di esso è unità fondamentale il metro.