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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   movimento si dirà rettilineo o curvilineo rispettivamente. Se la curva è una circonferenza il movimento si dirà circolare, se una elisse ellittico e così via per il caso di curve che abbiano forme e nomi determinati.
   Si classificano i movimenti, seguendo un altro criterio di distinzione, in uniformi e vari. Un movimento è uniforme se il corpo che ne è animato percorre spazi uguali in tempi uguali comunque piccoli ; è vario se il mobile percorre in tempi uguali comunque piccoli spazi differenti.
   § 20. La meccanica ed i suoi postulati - L' inerzia. —
   La scienza che si occupa del movimento si chiama meccanica.
   Come la geometria è fondata su certe verità fondamentali che sono evidenti di per sè stesse e che si chiamano assiomi ; così la meccanica è fondata su alcuni principi. Questi però non sono evidenti di per loro stessi, non si possono dimostrare direttamente, ma si ammettono come giusti perchè vanno d' accordo in tutto e per tutto coi vari fenomeni naturali.
   I principi o postulati della meccanica sono stati intuiti da menti poderose (da Leonardo da Vinci, da Galileo, da Newton).
   II primo principio esprime l'inerzia della materia, ed è perciò detto principio della inerzia. Lo si enuncia : Ogni corpo persevera nelle proprie condizioni di quiete o di moto rettilineo ed uniforme sino a che non intervengono azioni perturbatrici a modificarle.
   La materia è inerte, nel senso che da sè stessa non può modificare le proprie condizioni di quiete o di moto.
   Un corpo è fermo? Ebbene, esso non può da sè mettersi in movimento. E in movimento ? Da sè non può fermarsi e nemmeno modificare le condizioni del suo moto, e a tal punto da dover ritenere che se un corpo si muove di moto vario, o di moto pur uniforme, ma curvilineo, sul corpo agisca qualche azione perturbatrice. (
   Nessuno dubiterà della prima asserzione, cioè della tendenza di un corpo fermo a rimanere in quiete; ma dubiteranno molti dell'altra, poiché si vedono continuamente corpi in moto rallentarsi e fermarsi. Basta tuttavia riflettere a ciò che necessariamente un corpo in movimento incontra resistenze che si oppongono al moto e lo rallentano sino a fermarlo, per eliminare i dubbi. Un sasso lanciato in aria non si muove indefinitamente per la resistenza dell'aria e per l'azione attrattiva terrestre; azioni entrambi concorrenti a rallentarne il moto e a farlo così cadere.
   Mille fatti di osservazione quotidiana, rettamente interpretati, finiscono a poco a poco per persuaderci della così detta inerzia della materia.
   Si prova una certa difficoltà a mettere in movimento una ruota pesante, un veicolo, una carretta, tanto che non se ne può aumentare la rapidità di movimento se non progressivamente. Chi non sa che un treno mette qualche minuto dalla partenza prima di raggiungere la propria rapidità normale.
   Reciprocamente si prova difficoltà ad arrestare un veicolo, una ruota pesante che siano in movimento. Su una strada orizzontale, un treno può percorrere qualche centinaio di metri dopo che 'si sia arrestata 1' azione del vapore nella locomotiva. Ed anche dopo che si siano chiusi i freni, un treno diretto percorre un tratto più o meno grande prima di fermarsi.
   Quando siamo in piedi entro una carrozza, perchè non siamo solidali con questa, veniamo proiettati in senso inverso al movimento allor'