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(Fig. 21) venga a passare per un segno F allorché B e C poggiano sul piano in esame. La linea AF si chiama linea di fede.
Quando parecchi fili a piombo siano vicini 1' uno all'altro, appariscono paralleli, vale a dire tali che non debbano incontrarsi comunque prolungati. D'altra parte la osservazione facile, indicata
__dalla figura 22 ed eseguibile me-
— a '^W ~ -~ FgjH ' ' diante una squadra, un filo a
^jgMfpiombo ed una massa d'acqua ' > ¦ contenuta in un recipiente, ci mo-
Fig 20 stra che in qualunque punto del
Globo la verticale è perpendicolare alla superficie delle acque tranquille. Orbene, la superficie delle acque che ricoprono per tanta parte il
nostro Globo è sensibilmente sferica. Ed essendo diretta verso il centro della sfera ogni direzione perpendicolare ad essa, ne segue che in ogni punto del Globo la direzione prolungata del filo a piombo andrebbe a passare per il centro della Terra. La qual cosa mette in rilievo che tutto avviene come se la gravità fosse dovuta ad una attrazione emanante dal centro della Terra.
Due verticali vicine sembrano dunque, e si possono difatti ritenere, parallele. Ma due verticali considerate in due punti sufficientemente lontani l'uno dall'altro alla superficie del Globo, come \ / \ / Roma e Parigi, fanno un angolo ben \ \ / sensibile, tanto più grande quanto più Vf considerevole è la distanza fra i due ^^ punti. Se i due punti sono distanti un
chilometro, l'angolo formato dalle ver- r. „ n .. ,. „ , . ,
. .. , ii. . - Due verticali molto lontane tanno
tlcall e poco più grande di mezzo mi- fr» '«r» un anyolo pronunciato. Se i due punti
nutrì tT*lrr >1.4'distano di due chilometri, l'angolo <4CM'è
U V di poco più di un minuto.
Fig. 22.
Fig. 21. - Per determinare la linea di fede AF si pone il livello su una superficie qualunque e si nota sulla trasversa la direzione del filo. Vi si pone di nuovo ina invertito, e si nota la nuova direzione del filo. La linea di fede passa in mezzo fra le due direzioni segnate.