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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   § 24 Misura statica delle forze - Dinamometri. — Tutto quello che abbiam detto nel § 22 va bene per la misura di un peso. Per la misura delle altre forze di altro tipo ed origine come si dovrà procedere?
   È facile intenderlo se si riflette che tutte le forze si possono assimilare ad azioni traenti o prementi come i pesi. Tanto è possibile questa assimilazione che si è convenuto, per misurare le forze, di confrontarle a pesi, e di assumere nella pratica come unità di misura delle forze il chilogrammo.
   Una bilancia dunque quale è quella che abbiamo succintamente
   descritta potrà servire a misurare una forza. Basterà fare agire ad un estremo del giogo questa forza ed equilibrarla poi con pesi campioni speciali, che si facciano agire all'altro estremo. Ma si suole ricorrere a bilance delle quali è facile intendere il principio d'azione.
   Prendiamo (Fig. 25) una molla ad elica, fissiamone un estremo, e tiriamola con una mano per l'altro. Per tenerla nella nuova posizione si esercita uno sforzo, al quale la molla oppone una reazione elastica, che pel fatto dell' immobilità della molla, non vince nè è vinta dallo sforzo uguali e si fanno, come si dice, può, per tener abbassato lo
   3SC
   Fig. 25.
   SI
   muscolare della mano; le forze sono equilibrio. Invece di usare una mano, estremo della molla, sospendere alla molla un corpo pesante, sostituendo per tal modo alla forza muscolare la gravità. Se il corpo pesa un chilogrammo, la reazione della molla sarà uguale al peso di un chilogrammo, ed in generale la reazione elastica della molla deformata sarà uguale al peso del corpo sospeso.
   Se dietro ad un estremo della molla si pone l'asta graduata che rappresenta la figura, si potrà segnare sull' asta la posizione assunta dalla molla quando all'estremo libero di questa si appenda il peso di 1, 2, 3,... chilogrammi. E applicando poi alla molla una forza qualsivoglia e notando la posizione assunta dall'estremo di essa, sarà facile esprimere il valore per confronto colla forza di un chilogrammo assunta per unità.
   E cosi che si fa in quelle bilancie speciali alle quali si accennò, e costituenti quegli strumenti che si chiamano dinamometri. Siccome in essi la misura di una forza si effettua equilibrando questa con un'altra forza (che è generalmente una reazione elastica), si dice che operando in tal modo si effettua una misura statica della forza.
   Si costruiscono tipi vari di dinamometri, vari per la forma o per la disposizione della molla così che gli uni possano servire per deboli forze, gli altri per grandi forze.