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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   § 38. Moto periodico - Moto oscillatorio. — Moto periodico è ogni moto pel quale un corpo ripassa — in tempi uguali successivi — per tutte le posizioni precedentemente occupate e per ciascuna di esse nelle stesse condizioni di moto. E perciò moto periodico anche il moto circolare che si continui, sia esso uniforme sia esso comunque vario.
   Periodo è l'intervallo di tempo necessario perchè il corpo ripassi per un determinato punto ; nel moto del punto M che si muove di moto circolare uniforme, è il tempo necessario .. M'' H per percorrere una intera circonferenza. Se
   per ogni posizione M', M '...., occupata da M consideriamo la posizione della proiezione P di esso, P', P ...., sul diametro AB, anche la proiezione P si muove di moto periodico. Per P il periodo è il tempo necessario per percorrere il diametro nei due sensi.
   Il moto di cui è animato il punto P si chiama moto oscillatorio, e ad esso è analogo -—- come vedremo in prossimo capitolo — quello del pendolo. Si chiama oscilla-fig- 55. zione semplice un'andata o un ritorno, durata
   della oscillazione il tempo impiegato a compierla. La lunghezza AB del cammino percorso si dice ampiezza dell'oscillazione, e le distanze variabili OA, OP ecc. del punto oscillante dalla posizione di riposo O si denominano elongazioni o spostamenti.
   Caratteristica del moto oscillatorio è la proporzionalità in ogni momento della accelerazione allo spostamento.
   § 39. Composizione dei movimenti. — Supponiamo che un punto materiale od un corpo sia sollecitato a muoversi da cause varie
   contemporaneamente nella medesima o in diverse direzioni. E naturale il desiderio di stabilire qual specie di movimento sarà quello del punto.
   Il problema corrispondente si chiama della composizione dei movimenti. Il moto cercato chiamasi moto composto o risultante, e i vari moti che sollecitano il punto od il corpo si chiamano componenti.
   Supponiamo, per esempio, che un punto materiale O (Fig. 56) ^ sia sollecitato a muoversi lungo la retta Oy e nello stesso tempo
   lungo la retta Ox per cause che non indagheremo. E chiaro che il punto materiale O, in tal modo sollecitato da due movimenti simultanei (moti componenti) seguirà una traiettoria (quella del moto risultante), diversa dalle due traiettorie Oy ed Ox che seguirebbe, se obbedisse solamente all'uno o all'altro dei moti componenti.
   Talvolta il problema della composizione dei movimenti può presentarsi nel modo seguente : conoscendo il movimento d' un corpo relativamente a punti considerati come fissi e conoscendo il movimento di questi ultimi, trovare il movimento del corpo rispetto ad altri punti diversi dai precedentemente considerati e ritenuti come fissi.