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plicandone la massa fornita dalla bilancia (§ 23) per l'accelerazione della gravità nel luogo ove ci si trova.
Si dimostra che le velocità che imprimono in corpi differenti forze istantanee uguali sono in ragione inversa della massa dei corpi; per cui il prodotto della massa per la velocità rispettivamente comunicata, forma una quantità costante per ciascun corpo. Questo prodotto si chiama quantità di moto.
CAPITOLO VI.
AZIONE E REAZIONE. FORZA CENTRIPETA E REAZIONE CENTRIFUGA.
Fig. 59.
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V
§ 41. Azione e Reazione. — Quanto abbiamo accennato rapidamente alla attrazione universale che si manifesta fra due porzioni qualunque di materia, siano esse due corpi celesti, siano due corpi o due frammenti di corpi alla superficie del nostro o di altri globi, abbiamo detto che è un'azione mutua nel senso che l'azione che uno dei corpi esercita sull' altro ha come corrispondente un' azione uguale, salvo che con senso contrario, di questo sul primo.
Tendiamo (Fig. 59) una molla elastica? All'azione nostra corrisponde una reazione uguale e contraria da parte della molla, per modo che le due forze si facciano equilibrio e lascino la molla, cosi deformata come abbiamo voluto, finché si esercita 1' azione. Sempre succede che non e-sista azione esercitata da un corpo sopra un altro senza la corrispondente reazione u-guale e contraria di questo sul primo (Fig. 60).
Un principio fondamentale (il terzo) della meccanica, detto dell'azione e della reazione, dice appunto: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sospendiamo un fucile con due funi, per modo che assuma posizione orizzontale, e supponiamo di agire su di esso in un determinato momento così che esploda lanciando un proiettile. Sfugge il proiettile nel senso voluto con forte velocità, ma anche il fucile si sposta, sebbene con velocità minore, in senso contrario a quello del proiettile.
All' azione del fucile sul proiettile, esercitata mediante la sostanza esplosiva, ha corrisposto una reazione sul fucile contraria di senso, ma uguale d'intensità all' azione.
L'essersi mossi fucile e proiettile con velocità diverse è stata conseguenza della diversa massa dell'uno e dell'altro.
Tutto è avvenuto per modo che la quantità di moto (§ 40) acquistata dal proiettile fosse uguale a quella del fucile : le velocità risultano perciò inversampnte proporzionali alle masse.
Fig. 60. - Se un corpo A è posto sopra una tavola, questa riceve una forza uguale al peso del corpo e reagisce sul corpo stesso con una forza u-guale e direttamente opposta: per modo che il corpo è soggetto, non soltanto al proprio peso, ma anche alla reazione della tavola: son queste, due forze che si fanno equilibrio.