39
mente proporzionale al quadrato del tempo periodico T, se rimangono invariati il, raggio della traiettoria e la massa del corpo.
3. E in ragione inversa del raggio, per massa e velocità date.
4. È in ragione diretta del raggio, per massa e tempo periodico dati.
A
§ 45. Dimostrazioni sperimentali delle leggi sulla forza centrifuga. — Queste leggi sulla reazione centrifuga si dimostrano facilmente per mezzo di un apparecchio a rotazione quale è quello rappresentato dalla Fig. 61. All'albero AA che può rotare si innesta il supporto (Fig. 62) di un'asta orizzontale nella quale sono infilate due sfere. Queste quindi possono farsi ruotare intorno ad un asse verticale, normale all'asta e passante P5?» pel punto medio di essa. Tali sfere possono ' essere libere o legate.
1. Se le sfere sono di massa differente e collocate a uguale distanza dall'asse, durante la rotazione la sfera maggiore vien spinta per la prima verso la estremità dell'asta (la legge).
2. Se nell' asta vi è una sola sfera, la quale durante la rotazione prema contro una molla, fissata ad un estremo dell' asta, si osserva una progressiva contrazione della molla mede- fig. 62. sima col crescere della velocità di rotazione; se
la molla fosse tarata e potesse anche usarsi un misuratore di velocità si vedrebbe che è rigorosamente dimostrata la seconda legge.
3. Se le sfere hanno masse differenti e i raggi di rotazione sono inversamente proporzionali alle masse, queste, legate con un filo, rimangono immobili perchè le reazioni centrifughe sono uguali (3a legge).
4. Se le sfere hanno masse uguali, ma sono collocate a distanze differenti dall' asse di rotazione viene proiettata a distanza prima la sfera, che si trova distante maggiormente dall'asse di rotazione (4a legge).
E istruttiva la esperienza seguente, spiegabile colla la legge, che si eseguisce con un apparecchio consistente in due tubi inclinati di vetro che contengono liquidi non miscibili di densità diversa, come sarebbero il mercurio e l'alcool. Questi due tubi sono sostenuti da una forca orizzontale come quella della Fig. 62, che sostiene l'asta lungo la quale scorrono le sfere; e con uguale inclinazione sul lato di base di questa. Tale forca è mobile intorno ad un' asta verticale che passa per il suo centro e che può ricevere un movimento di rotazione più o meno rapido: col ruotare dei due tubi vedesi il liquido più pesante, che è il mercurio, salire nella parte superiore dei medesimi lasciando 1' alcool al disotto. La indicata esperienza trova applicazione nelle cen-