196
vesso. Non è un punto luminoso reale; si dice perciò virtuale. Apparisce all'occhio V di un osservatore che riceva i raggi riflessi. Pel fatto che per la riflessione della luce sulle superfici curve si applicano quelle stesse leggi che riguardano la riflessione sulle superfici piane, un raggio di luce diretto verso il centro di curvatura di uno specchio sferico ha 1* andamento di un raggio della sfera cui appartiene lo specchio, è quindi normale allo specchio e si riflette perciò ritornando sopra sè stesso.
Si dimostra che in ogni caso, se gli specchi sono di piccola apertura, ai raggi luminosi su di essi diretti e partenti da un punto luminoso corrisponde un sistema di raggi convergenti verso un punto od apparentemente divergenti da un punto. Ad un punto luminoso corrisponde cioè una immagine reale o virtuale.
Basterà'allora seguire due raggi partenti da un punto luminoso nel loro processo di riflessione per avere, là dove si incontrano i due raggi riflessi, l'immagine del punto luminoso.
Per quanto si è più sopra detto, sappiamo ben seguire il raggio parallelo all' asse principale (perchè dopo la riflessione va a passare
pel fuoco) e quello diretto verso il centro di curvatura (perchè ritorna su sè stesso). E quindi facilissimo costruire l'immagine (Fig. 314) di un punto luminoso qualsiasi. Da questo punto L si conduce la retta LM parallela all'asse principale e poi la MF. Si congiunge quindi, fino ad incontrare lo specchio, il punto L col punto O.
In L', là dove la LO incontra la MF, si ha l'immagine di L.
L'immagine di un oggetto luminoso qualsiasi si avrà riunendo con tratto continuo le immagini dei punti salienti del contorno dell'oggetto luminoso.
Costruendo così graficamente pei vari casi le immagini, si trova a riguardo degli specchi concavi quanto segue:
1. Un oggetto luminoso situato al di là del centro di curvatura dello specchio ha la sua immagine, reale, capovolta e più piccola dell'oggetto, tra il fuoco ed il centro di curvatura; tanto più piccola e tanto più vicina al fuoco quanto più l'oggetto è lontano dal centro di curvatura (Fig. 315).
2. Sé 1 oggetto luminoso passa per il centro di curvatura, anche 1 immagine, reale e capovolta, passa per il centro di curvatura ed ha le stesse dimensioni dell' oggetto.
3. Se F oggetto luminoso è fra il centro di curvatura ed il fuoco, 1 immagine è al di là del centro di curvatura. È reale, capovolta, più