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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2U0
   dì rifrazione è minore dell'angolo di incidenza e nel secondo caso la rifrazione si effettua così da rendere 1' angolo di incidenza minore dell' angolo di rifrazione.
   Quando la rifrazione avviene alla prima maniera si dice che il secondo mezzo è più rifrangente o ha maggiore rifrangibilità del primo ; quando invece avviene alla seconda maniera è più rifrangente il primo del secondo.
   Generalmente la distribuzione dei corpi trasparenti per ordine della rifrangibilità crescente corrisponde alla distribuzione loro per ordine di densità crescente. Così 1' acqua è più rifrangente dell' aria', 1' aria è più rifrangente del vuoto e 1' acqua rifrange mene del vetro. Tale corrispondenza non è però assoluta, perchè in vari casi non è soddisfatta.
   Variazione corrispondente degli angoli di rifrazione e di incidenza. Poniamoci ora un problema, e per fissare le idee riferiamoci alla rifrazione che avviene nel pas-saggio della luce dall'aria all' acqua. Quello che diremo varrà per ogni caso di rifrazione.
   Che cosa succede dell' angolo di rifrazione in corrispondenza della variazione dell' angolo di incidenza ?
   Se, ad esempio, il raggio incidente AB della Fig. 322 mantenendo fisso il proprio punto di incidenza ruota intorno a B così ,p
   da formare colla normale un angolo di incidenza di più in più grande, che cosa succede del corrispondente angolo di rifrazione? Evi- A
   Fig. 327. - Effetto ben manifesto di rifrazione.
   dentemente crescerà, ma come crescerà? Diventerà esso doppio se diventa doppio 1' angolo di incidenza e triplo se questo diventa triplo, per modo che il rapporto fra i due angoli di incidenza e di rifrazione fissi i due mezzi si mantenga costante? Niente affatto : la variazione simultanea dei due angoli avviene secondo una legge differente, che col linguaggio matematico si esprime in modo semplicissimo, ma che noi, non conoscendo quel linguaggio, non possiamo enunciare. Solo noteremo, che da quella legge risulta che un raggio normale alla superficie rifrangente non subisce deviazione.
   Indice di rifrazione relativo ed assoluto. E bene però che ci formiamo la persuasione che fissi i due mezzi trasparenti, attraverso ai quali si considera la rifrazione, la variazione simultanea dei due angoli di incidenza e di rifrazione si effettua secondo una norma costante che è caratteristica del fenomeno della rifrazione in genere e che, designata opportunamente, è caratteristica dei due mezzi rifrangenti considerati. Per far questo, conduciamo col centro in B (Fig. 323) una circonferenza di raggio