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Le prime origini della lingua italiana
Biblioteca del Popolo

Sonzogno Milano, pagine 63

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   DKLLA LINGUA ITALIAN*
   3'J
   Lo svolgimento posteriore.
   L'affermarsi del volgare in Italia fu preceduto da grandi avvenimenti storici, come: i primi tentativi d'indipendenza del nord, la fondazione d'una monarchia nel mezzodì, il salire della borghesia e del popolo minuto e le crociate. L'Italia venne allora invasa da una turba di francesi del mezzogiorno e del settentrione, che importarono nel nord tutto il materiale .delle Ghansons de Geste (canti di storia) dei poemi che costituivano il ciclo d'antichità, e dei romanzi d'avventure; ed in Sicilia la lirica amorosa provenzale. Le due lingue francesi: quella d'oc (provenzale) e quella d'oil (della Francia settentrionale) divennero cosi ogni giorno più familiari agli Italiani anche di-Ila Sicilia, la quale era unita da stretti vincoli coli'Italia settentrionale.
   Possiamo imaginarci poeti che errano di castello in castello, accolti dovunque benignamente ed ospitati. Cantano in provenzale versi d'amore, o nella lingua d'oiZ le gesta degli eroi carolingi, e sono chiamati trovatori. Viene il momento in cui variando pur la materia del suo canto, il poeta non sa liberarsi dalla lingua provenzale. Fino alla prima metà del secolo XIII, si preferi al nostro volgare la lingua e la poesia francese.
   Ma questo modo di poetare che trovava grande favore presso le corti feudali, non doveva piacere al popolo che si abituò a cantare argomenti a lui più noti e più sentili, come -. la passione di Cristo, dei santi e della Madonna, della caducità della vita umana. Tutta l'alta Italia, Bologna compresa, avrà una letteratura dialettale uniforme. A questa appartengono le poesie di fra Giacomino da Verona, tutte di argomento religioso. Altro poota fu Pietro da Bescapè, che compose una storia rimata del vecchio e del nuovo testamento. Con questi canti che dovettero essere letti e