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I primi bolognesi che scrissero versi italiani
Memorie storico-letterarie e saggi poetici
Salvatore Muzzi
Tipografia di Giulio Speirani e figli, 1863, pagine 51

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GUIDO GUINICELLI
   
   Quest'insigne Bolognese» che l'autorevole Nannucci non si peritò di chiamar padre dell'italica letteratura, fu il massimo fra i poeti che prima di Dante scrissero in lingua volgare. Oscure e vaghe son le notizie della sua yita: però sappiamo ch'ei fu nipote d'un tal Magnano che apparteneva al Consiglio di Credenza l'anno 1234, ed era figliuolo di Guinicello, che aveva parte negli affari della città, come recano gli atti pubblici del 1246 e del 1257. Esso Guinicello fu dell'ordine dei nobili, giudice e giurisperito, ma non dottore di leggi. Andò Podestà a Narni per tutto Tanno 1266, e viveva ancora nel 1275, ma vecchio e mentecatto: per la qual cosa il nostro Guido co' fratelli Giacomo ed Uberto, attesa l'incapacità del padre, eseguivano a questo tempo ogni pubblico contratto dove il chiedesse la condizione de1 loro negozi di famiglia.
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