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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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nito del visto a partire per Roma della Questura di Napoli, e fattole osservare tale irregolarità fu invitata a discendere per visitare i di lei effetti, e mentre ciò si eseguiva nella stazione presenti Ufficiali Doganali, ed altri testimoni richiesti, io vidi che la Principessa prestamente aperta una grossa borsa di quelle da viaggio sottrasse da un pacco di lettere ivi esistente legate, credo con laccio una lettera che alla sfuggita ravvolse nel suo fazzoletto da naso , e si pose il tutto nella saccoccia del raglan, al che io feci osservare alla Signora Principessa che per evitare una perquisizione sulla persona fosse stata compiacente di dare essa stessa la carta che riteneva in saccoccia; ed essa la consegnò al Delegato Leanza, che trattala fuori dall' inviluppo aperto senza indirizzo vi trovò una lettera a Francesce 2. firmala dall'ex Consigliere Roberti. Per lo che fu ricondotta a Napoli con tutti i suoi effetti debitamente costoditi, ed in Questura furono poi verificate le carte, e lettere da essa ritenute, tra le quali ricordo due lettere in cifre, che rivedendo riconoscerei unitamente a quel passaporto senza visto, e ad un altro regolare da essa pure ritenuto. Nè essendo slata opera mia il verificare le altre carte, non so quali fossero. Nulla posso specificare in ordine alle medesime.
Il Portinajo ed il Proprietario dell'Hotel Wasington potranno dare informazioni in proposito.
Previo giuramento dal testé prestato a norma di legge, ram-mostrategli la lettera diretta a Francesco 2. sottoscritta Michele Roberti, col relativo enveldppe munito dalle firme dei testimoni presenti alla consegna fattane dalla Barberini Sciarra, e le due lettere in cifre accompagnate da quella soscrilla dico sottoscritta Padre Girolamo Quintino coi due passaporti della Principessa suddetta, ed interrogato opportunamente-a proposito.
Rispose - Riconosco le lettere, ed ì passaporti mostratimi per quelli appresi a delta Principessa , come ho detto nel mio esame.
E previa lettura e conferma sottoscrive il presente verbale, e i documenti rammostratigli, approvandovi la cancellatura di una parola dicente Romano.
Firmati Alfonso Persico applicato di Pubblica Sicurezza Talice, Guerrieri.
(Foglio 10) Deposizione del Testimone Tosti Paolo L' Anno 1863, il giorno sei del mese di Febbrajo. Innanzi il Giudice Istruttore sig. Talice nel circondario di Napoli, coli'assistenza del Cancelliere Guerrieri.
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