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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 162 — -
   sono in grado di aggiungere altra circostanza, stantechò quando arrivò la Principessa era accompagnala da uno che si diceva Avvocalo che parti qualche giorno prima della Principessa per Roma, • come mi fu detto : io non sò il di lui nome, e la consegna doveva prenderla il padrone.
   Io non sò indicare le persone che venivano a visitare la Principessa, perchè i biglietti di visita io gli ho tulli consegnati, e non ne ho più memoria. Quel signore cieco venne quattro,o cinque volte.
   Io non sò il nome del Colonnello indicato nella precedente mia dichiarazione. La Principessa talvolta usciva a piedi; talvolta in carrozza. Qualche volta venivano de'Signori a prenderla nelle loro carrozze, altre volte sono andato io slesso ad affittarle delle carrozze di piazza. Non sò dove andasse, e nemmeno dare indirizzi per isco-prire i vetturali di quelle carrozze. Di altro non sono informalo.
   E previa lettura, e conferma si sottoscrive - Firmati - Pietro Matuet - Talice - Guerrieri.
   Deposizione del Testimone Antonio de Dominici.
   (Foglio 14)
   L'Anno 1863, il giorno dieci del mese di Febbrajo.
   Innanzi al Giudice Istruttore signor Talice del circondario di Napoli, con l'assistenza del Cancelliere Guerrieri.
   Interrogalo - Ha risposto:
   Mi chiamo Antonio de Dominici di Alessandro di anni 30, nato a Milano, domicilialo a Napoli, Cameriere nell'Hotel Washington, celibe, nulla possiedo, sò scrivere non son parente, nè interessato alle nominatemi persone - Domandato in proposito.
   Rispose - nel frattempo che la Principessa Barberini Sciarra rimase all'Hotel Washington, ove io sono cameriere, fui io che la servii. Vennero una quantità di persone a visitarla, in maggior numero negli ultimi giorni, e massime nell'ultima sera in cui vi fu una riunione di circa 18 persone sono a me sconosciute, e quantunque ne ritirassi e consegnassi qualche volta alla Principessa i biglietti di visita non ne ricordo i nomi eccetto quello di Quattro-mani, un cieco che venne per quanto ho veduto in due o tre volte accompagnalo da un giovinotto suo domestico. La Principessa di giorno usciva di frequente non sò di quale vettura si servisse nè dove andasse. Quando venne il primo giorno all' Albergo era in compagnia di un Signore dell'età di 50 anni circa, che ella chiamava avvocalo; il medesimo dimorò cinque sei giorni all'Hotel con essa e poi parli per Roma.
   Il nome di quel signore io non lo sò, ma all'aspetto e suo
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