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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   - 183 —
   pei miei principi politici fui dismesso si cooperò per farmi ricevere l'impiego al Municipio, così più per gratitudine che per altro, divenuto egli cieco nel 1849, sulla sua inchiesta mi prestai a fargli da Segretario, e mi portava a casa sua ogni mattina verso le ore sette per scrivere gli affari di sua amministrazione particolare, e poesie. Nel 1860, il Quattromani domandò 'il suo ritiro ed andò ad abitare nella villa Gancher a Portici tenendo sempre anche l'alloggio in Napoli alla strada Bisignano n. 13, ed un giorno dell'Agosto 1861, venuto a Napoli mi disse che se ne voleva andare a Roma. Si cercò distogliere da questo pensiere ma egli asserendo che attese le contingenze de'tempi e per la sua cecità più non gli conveniva stare in Napoli, ma volevasi mettere in luogo più tranquillo , da non temere, e se ne andò colla Marchesa Medici, la moglie , e le persone di servizio. Da Roma tanto il Quattromani che la Marchesa Medici mi mandarono una procura generale, ed io di tanto, in tanto spediva al Quattromani a Roma del danaro provvedente dall'esecuzione della sua pensione oltre un 120, ducati circa, al mese proveniente d'affìtti di case di sua proprietà.
   La Marchesa Medici la cui rendila credo sia 80, a 100, ducati al mese che esigeva direttamente da Milano, mi ordinava di pagare interessi di un suo piccolo debito verso Gaetano *de Leonardis figlio dell'Ordinatore carica militare antica.
   Detta Marchesa Medici in luglio dell'ultimo anno venne a Napoli per la eredità di una defunta Zia , consistente in mobili, che si divise co' suoi nipoti di Milano che sono militari, e di più ebbe una rendita vitalizia di 60, ducati al mese iscritta sul Gran libro del debito Nazionale.
   Essa abitava già nell' istessa strada di Quattromani, e questi avendo un appartamento troppo vasto per la sua famiglia, cinque, e più anni or sono le cedè in affitto due camere, d'allora in poi convissero sempre assieme contribuendo alle spese .anche la Medici.
   Ritornati da Roma in Novembre ultimo io continuava prestarmi nella mia qualità suddetta, ed andare da loro un pajo di volle alla , settimana, però mi sono occupato pochissimo scrivere corrispondenze ed in scrivere il suo libro giornale ove giusta 1' uso da antico tempo serbato faceva notare tutte'le sue operazioni , le persone che lo visitavano, e quelle presso cui egli si portava, ed anche inscrivere poesie specialmente in dialetto Napolitano ed altri corrispondenti dico componimenti letterari. In quel libro poi scrivevano ora la moglie, ora la Marchesa Medici, Enrico Giordani ed anche altri.
   Sulle relazioni che avesse il Quattromani in Napoli si può consultare il suo giornale ed io non ne posso dire di più.
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