Stai consultando: 'Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano '
Pagina (192/319) Pagina
Pagina (192/319)
Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
— 190 -r
bagaglio di lei soggiungendo che in Napoli si sarebbero praticate maggiori deligenze, e per questo motivo non vennero perquisiti nè la cameriera , nè un giovinetto che dicevasi figlio della Principessa.
Osservatosi puranche dal Delegato che la Principessa portava un passaporto falso , costei risentitamente rispose che quel passaporto era regolare per averlo avuto per mezzo dell'ambasciata Francese epperò avrebbe fatto render conto di siffatto insulto, al Dele-legato. Costui replicò che in Napoli si sarebbe lutto messo in disamina.
Intanto il Delegato avvolse la sola lettera diretta a Francesco II, e sigillato venne lo involto sottoscritto da me, e dal Tenente signor Memoli.
Ad altra analoga dimanda. Ha risposto:
Ricordo meglio, che la signora Principessa si alterò ed afflisse non poco, allorché il Delegato le intimò l'arresto e che doveva ritornare in Napoli, dicendo che siffatte operazioni nella sua persona avrebbero potuto farsi in Napoli senza permetterle che fosse andata sino ad Isoletta.
Durante il tempo in cui la Principessa rimase nel casotto della stazione in Isoletta venne ben costodita dagli agenti della questura, e non avverti se i compagni di viaggio si fossero a lei avvicinati ; e vi avessero tenuto discorso, come non avertii le mosse delia cameriera , e de} voluto figlio della Principessa, dal che io era intento solo a costei.
Ad ogni altra opportuna dimanda.
Ha risposto negativamente:
Precedente lettura a chiara ed intelligibile voce vi ha persistito ed ha sottoscritto.
Ferdinando Guarnier - F. de Vasto - Luigi de Luca Cane. Sostituto.
In seguito è comparso - Raffaele Memoli.
Interrogato - Ha risposto:
Arrivalo il Convoglio nella stazione della ferrovia in Isoletta il giorno 9 Gennajo ultimo da Napoli io ed il capo commesso signor Ferdinando Guarnier fummo invitati da un Delegato di pubblica sicurezza di Napoli ad assistere a perquisizione in persona di una Principessa che era nel convoglio, fattane alla Principessa l'intimazione dal Delegato conobbi essere la Barberini Sciarra la quale con tutto il suo contegno aristocralico a siffatta intimazione si mostrò alterata, ed afflitta dicendo esser pronta a sommetlersi a qualunque visita e scesa dal casotto della stazione portando seco una borsa che aveva in mano, ed un valigiotlo in unione della cameriera, di
V