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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 191 -r
   un giovinetto, e due galantuomini che si disse essere confidenti di lei. Aperto il valigiotto, ed estratle delle lettere tanto dal valigiotto, quanto dalla borsa, il Delégato dopo dj averle osservate disse che non eran quelle le sole lettere che portava invitandola a consegnare altre lettere, mentre si sarebbe proceduto a rigorosa visita non solo in altri suoi bagagli, ma anche su la sua persona per mezzo di una donna., Allora la Principessa mostrandosi maggiormente alterata , disse, ho capito, sò di che si tratta, e cavando di tasca una lettera soggiunse. E questa la lettera che andate in cerca la quale diretta a Sua Maestà Francesco Secondo, ho capito l'intrigo, la persona che mi ha dato la commissióne me la pagherà. Io non so cosa contenga, ma credo che vi siano felicissimi auguri di convenienza. Lettasi tale lettera dal Delegato senza far conoscere a noi il contenuto , replicò signora Principessa mi meraviglio, che essendo tanto diligente ed accorta, vi abbiate preso un incarico criminoso. La Principessa rispose avrò mancato forse di previggenza, ma col rendere semplice servizio ad un amico non credo aver commesso azione criminosa.
   Intanto la Principessa voleva proseguire il viaggio per Roma, ma il Delegalo le intimò T arresto per Io che doveva ritornare in Napoli. Il Delegato intanto sospese ogni ulteriore perquisizione, e e dopo aver avvolta la sola lettera diretta a Francesco Secondo in un foglio di carta venne lo involto sigillato e sottoscritto da me,-e dal commesso signor Guarnier.
   Ad altre analoghe dimande. Ha risposto.
   La Principessa esibì al Delegato un passaporto rilasciato dalla Questura di Napoli ed il Delegato osservò che la firma di chi l'aveva rilasciato era falsa allora la Principessa cavò di tasca un altro passaporto che disse avere avuto dall' ambasciatore di Francia.
   Io ignoro da chi fosse sottoscritta la lettera diretta a Francesco lì, e di che data fosse perchè il Delegalo non la lesse ad alta voce, nè me la rese ostensiva.
   Durante il trattenimento della Principessa nel detto casotto, si mostrò preoccupata assai di mente ed afflitta. Non averti se qualcuno 1' avesse avvicinata ivi, e vi avesse tenuto discorso , come non averti le mosse delle persone del suo seguilo.
   Quindi partirono tutti per Napoli.
   Precedente lettura a chiara ed intelligibile voce, vi ha persistito ed ha sottoscritto - Raffaele Memoli.
   F. del Vasto - Luigi de Luca Cane. sosl.
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