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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 19-2 —
   Deposizione del Testimone Cattedra Donalo (Foglio 59) L'Anno 1863, il giorno 16 Marzo
   Innanzi al giudice Istruttore signor Talice nel Tribunale circondariale con l'assistenza del Cancelliere Guerrieri.
   Interrogato. Ha risposto:
   Io sono stalo gerente di quel Giornale dal 1. Decembre sino al 10 Gennajo mi pare giorno in cui successe una dimostrazione popolare nella Tipografia di dello Giornale come in altro procedimento io hò già deposto al riguardo.
   L'Amministratore di quel Giornale era Domenico Ventimiglia Cavaliere della Legione di Onore.
   Non conosco i collaboratori di quel giornale, e nemmeno il nominatomi Raffaele Colucci. 11 Tipografo Tiberio Punzini, ed il compositore ne era D. Vincenzo Letta, e di altro non sono informato su quanto mi s'interroga.
   E precedente lettura conferma si è con l'ufficio sottoscritto.
   Donato Cattedra - Talice - Guerrieri.
   Deposizione dei Teslimonj Tornaceli Domenico, e Tomacelli Giustiniano.
   (Foglio 60) L'Anno 1863, il giorno 16 Marzo
   Innanzi al giudice Istruttore circondariale signor Talice con l'assistenza del Cancelliere Guerrieri.
   Interrogato. Ha risposto:
   In un giorno nel principio del mese di Gennajo quale sia più precisamente non ricordiamo ci siamo trovati nell' istesso Wagon con con la Principessa Barberini Sciarra essendo noi diretti a Roma per dar sesto ad alcuni nostri affari privati riflettente la successione del nostro suocero Duca della Torre colà trapassato.
   In quel Wagon vi erano il Cavalier Ta mangi, l'uomo di affari della Principessa, e che l'accompagnò fino a Presenzano. Vi era un altro diretto a Roma che ho inteso dopo chiamarsi Santasilio. Vi era la Cameriera, ed il ragazzo della Principessa. Il già sottoprefetto di Pozzuoli nominalo a V. S. sono slato io Duca Domenico.
   Pendente il viaggio noi non abbiamo sentili discorsi politici contro il Governo attuale.
   Ad Isoletla si presentarono gli agenti della Pubblica Sicurezza, i quali richiesero la presentazione de'passaporti, ed abbiamo inteso che a quello della Principessa mancava il visto, per cui fu invitata a rilasciar visitare i suoi effetti. Al che essa preslossi molto di buona