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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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Mi meravigliai quando sentii che hr principessa, stala arrestala, che avesse falla la sciocchezza come inlesi raccontare di incaricarsi del trasporto di db plico cpnterwnle qorrispondenze reazionarie la quale dopo che Astata a Roma forse, per ambizione si fosse compromessa pei borboni.
La famiglia Pescopagano l'ho sempre conosciuta per non aver alcuna inclinazione per i Borboni.
Conosco spio uno dei figli del fu Ministro Ferdinando Ferri che abitava a Napoli ed è deforme di persona,, non so come abbia nome e non ho avuto mai con lui relazione alcuna. Un altro suo fratello dimora fuori Napoli, e forse a Roma, ma non lo conosco.
fatagli lettura della lettera da esse indirizzata li 8 del 1862, alla signora Principessa Sciarra Barberini, ed interrogato a chi fosse diretto tanto rinvoltino quanto la lettera che diede a detta Principessa per trasportarle a Roma,con incarico di esprimere a di lui nome alla persona cui delti oggetti erano indirizzali la sua costante, e vera gratitudine.
Siccome fu sempre solilo al Monte de'Poveri del quale io sono uno dei Governatori, di regalare al primo d'anno al Cardinale, Arcivescovo di Napoli Riario Sforza, come anche ai predecessori suoi in questa Diocesi, stante la ricorrenza della festa del Monte che si. Chiama, col nome di Dio, tanto i Calendari comuni ben legali quanto il colamento ossia il Calendario pur detto, della Pia unione del detto Monte in cui sono notate le funzioni dell'anno^ e ciò non solo per una cerimonia, ma per un obbligo in certo modo costantemente serbato a quell'ordinario come capo e protettore di queir Istituto cosi io aveva consegnato alla principessa una lettera di semplice' cerimonia aperta all' indirizzo di quel cardinale nonché un pacco aperto contenente quei calendari.
Riconosco per mia la mostratami lettera sudella firmata da me con le parole M. Petroni in data - Casa 8, 1862, diretta alla Sciarra colla quale ho accompagnato quell'involtine, e la lettera a monsignor cardinale col, quale sono stato, sempre amico per antiche intrinsichezze di famiglia.
Detto cardinale ho saputo che abita nel l'is tesso palazzo di proprietà della signora principessa in, Roma nella casa di abitazione ivi tenuto dal cognato di essa Principe di Roviano Prospero Sciarra Colono», e fu perciò la. facilità, del ricapito che mi indusse ad inca? ricare la signora principessa di quella commissione facendogli rimettere l'involto dal mio Cocchiere.
fi precedente lettura con. conferma si h cou l'uilicio sottoscritto -M. Filippo Pelroni - Talice - Guerrieri.
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