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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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a credere che volesse rendersi messaggiera di corrispondenza reazionaria per Roma.
£ precedente lettura conferma si è coli'ufficio sottoscritto.. Ferdinando Farina - Talice.
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Deposizione della testimone Carolina Pulieri 11 giorno 18. 1863.
. (Foglio 74)
Rispose - Io conobbi la Principessa Sciarra nel 1859, che trovandosi essa in Napoli mi richiese di farle fare per mezzo di mio marito allora Direttore di Grazia, e Giustizia una piccola tommis-sione per Roma al Cardinale d'Andrea Cugino di essa e d'allora in poi non l'ho mai più veduta.
•Ma saputo-avendo dal mio conoscente ed amico Cav. Tamangi che la signora Principessa era qui verso il fin di Decembre, incaricai il suddetto Tamangi di pregarla di portarmi due lettere una per mio Nipote Enrico Pulieri, e l'altra che prima doveva portarla l'Avvocato Guglielmotti diretta a mio fratello Mario - Pose esse lettere h^w sq)o joveloppe che è quello che vi sta annesso, e mi si (e vedere con le suindicate lettere, porta l'indirizzo : A. S. E. Il signor Cav. D. Giuseppe Pulieri che ha un impiego nella Corte Pontificia, e preferii di mandare quelle lettere per quel mezzo anziché per la posta, sicché aveva bisogno di narrare tutte' le mie disgrazie e fare riflessioni senza riguardo sugli affari della mia famiglia.
Riconosco le mostratemi lettere con l'enveloppe, eli altro non sono informato per quanto mi s'interroga.
. E precedente lettura con conferma si è con l'ufficio sottoscritta Carolina Gallotli.
Deposizione della Testimone Anastasia Hom&r Il giorno 18 Marzo 1863.
Risponde - Sono sette anni che dimoro in Italia, dei quali ne ho passato sei presso la signora Principessa Barberini Sciarra quale istitutrice del di lei figlio Maffeo e mi trovo da un anno circa nella casa del signor Duca di Monleleone. Pendente tutto il tempo che io stetti a Roma colla Sciarra vidi frequentare la di lei casa, tutte le persone dell'alta società Romana del ceto diplomatico massime quelle dell'ambasciata Francese, e pochi degli altri funzionari del Governo Pontificio. La Principessa non si é mai voluta immischiare in alcun partilo politico, per quanto io ebbi occasione di conoscere per la ragione che il di lei figlio tenendo proprietà ed in queste Pro-
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