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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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vincie £ nello Stato Romano, non gli conviene essere più propensa ad un partito che all'altro.
A Napoli erano tre anni circa che più non era venuta, e vi venne due volte nel 1862, cioè in Ottobre per quattro giorni ed in Decembre ultimo epoca in cui venne arrestata. Il motivo di tata arresto lo seppi dalla Principessa stessa che visitai in carcere, e mi disse che era per alcune lettere rimessele dal Gavalier. Quattromani una dal Consigliere Roberti ed un altra dal Barone Farini.
Tanto in Ottobre quanto in Decemhre ultimo io ogni giorno visitai la Principessa, agli alberghi. La prima volta alla Gran Brettagna, e poscia al Wasington. Siccome però io andava sempre nelle ore nelle quali presumeva non vi fossero molle persone così mi sono incontrata solo con tutti i suoi parenti colla famiglia del Duca Tom-macelli , col Barone Farini, e Cav. Tamangi.
L'ultima sera vi era molta genté cioè tutti quelli di sopra, i suoi parenti ed altri che non ho osservato perchè mi sono ritirata in altre Camere.
10 consegnai alla signora Principessa cinque lettere, cioè due da me, scritte alle signore Francesca Polidori istitulrice a Roma'abitante via del Leone n. 15, e l'attra alla signora StarlenéeScfaiuiU mia amica dimorante in Firenze una del Duca Monteleone a Spilman con 15 paoli per pagamenti di sigari, due della Duchessa Monte-leone alle sue cugine Principessa d'Arsoli, e Contessa Milano, ed in fine una nota di commissioni scritte su inezzo foglio di carta volante dico violace , e sono appunto esse lettere e nota quelle che mi si rammostrano. La Rosa nominata in essa nota e la madre della cameriera della Duchessa Monteleone che si trova all'Ospizio di san Michele a Roma, del quale stabilimento era Direttore a quanto mi si dice Monsignor Ferrari E siccome i miei parenti di Francia, e Svizzera ignorano che io fossi in Napoli, e potevano avermi scritto all' indirizzo a Roma, è per questo motivo che io incaricai la Principessa di far chiedere se vi erano lettere a me dirette. La signora Liberatori nominata in una delle mie lettere, è una nipote dell'Is-titutrice Polidori maritata a Taranto.
Finché è stato a Roma il signor Quattromani veniva quasi ogni giovedì a pranzo in casa della Principessa e di altro non sono informata su quanto mi s'interroga.
E precedente lettura con conferma si è con l'ufficio sottoscrìtta.
Firmata Anastasia Homar.
11 giudice signor Talice - Il Cancelliere Guerrieri.
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