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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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I Caprile sono Negozianti in rabbia, e mezzani Regi.
D'altro non sono informato.
E previa lettura1 e conferma si sottoscrive - Firmati - Francesco Balsamo - Talice - Guerrieri.
Deposizione del Testimone Giuseppe Pescara.
(Foglio 92)
L'anno 1863, il giorno nove del mese di Aprile.
Innanzi al signor Talice Giudice Istruttore del Tribunale Circondariale di Napoli, con l'assistenza del Cancelliere sig. Guerrieri.
Interrogato. Ha risposto:
Mi chiamo Giuseppe Pescara fu Raffaele nato in Napoli di anni 57 dimorante a Salila Beltelemme Num. 5, ammogliato con prole, non ho parentela, nè altri interessi col signor Quattromani tranne ch'egli è mio Amministratore giudiziale.
Interrogato in proposito.
Risponde - Essendo da moltissimi anni amico con Filippo Bat-tinelli residente a Roma, qualche volta sono stato richiesto di far pervenire lettere per quella direzione scrivendomi il Battinelli per farle ricapitare, e non so più bene se in fine di decembre, o al principio di gennaro ultimo, fui richiesto da un tale Lastracci nonché da Mariano Purman per l'oggetto di cui sovra Amendue mi consegnarono due piccoli plichi sugellati : quello del Lastracci era diretto a Tupicchiano che era una volta Impiegato in un Ospedale in Napoli: quello di Purman non ricordo più a chi fosse diretto, lo unii detti due plichi entro una sola sopracarta facendovi l'indirizzo al signor Cavaliere D. Filippo Battinelli, e ripresa dei 'Batbftì N. 175 e N. 6, in Roma.
Essa sopracarta è quella che mi si rammostra e riconosco pure di mio carattere le parole raccomandate al Cavaliere Battinelli da Pescara pel ricapito, che trovansi scritte sulla lettera di Tapicchini.
Io non so se quei plichi contenessero una, o più lettere, da) volume sembrava però Che ve ne fossero più d'una.
Non ricordo aver ricevute altre pel ricapito come sopra.
10 rimisi quei due plichi alla Marchesa Sofìa de Medici che mi disse gli avrebbe spediti per mezzo della Principessa Sciarra.
II Purman mi richiese di mandare quella lettera una sera che mi trovava in Toledo in mezzo ad altri uffiziali Borbonici distinti.
11 medesimo quantunque fosse compagno di mio fratello a Gaeta io lo conosceva appena, e non ho mai avuto strette relazioni con lui.
Il lastracci che conobbi in casa del Maestro di Musica Scili-
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