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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 215 -r
   L'anno 1863, il giorno 4 Aprile in Napoli.
   Certifico io qui sottoscrìtto Usciere del Tribunale Circondariale di Napoli di aver citato i dietroscritti testimonj Domenico Vargi, Alesandro Lillo, Ferdinando Taglione, Felice Tafuri, signor Raison e Barone .Giuseppe Galloni lasciando cognizioni nei loro domicilja. persone familiari. Specifica in totale Lire 3,70 - Francesco Chietti.
   . Deposizione del Testimone Emilio Civita.
   (Foglio 96)
   L'anno 1863, il giorno dieci del mese di Aprile.
   Innanzi al signor Talice Giudice Istruttore del Tribunale Circondariale di Napoli con l'assistenza del Cancelliere sig. Guerrieri.
   Interrogato. Ha risposto:
   Mi chiamo Emilio Civita fu Teodoro di anni 38, nato -a Napoli domiciliato alla Salita Tarsia Num. 87, ammogliato con figli, avvocato, non parente nè interessato colle nominatemi persone.
   Domandalo in proposito.
   Risponde - Conosco il Cavaliere Quattromani da circa 10 anni ed ho sempre ritenuto il medesimo della più squisita probità, ed incapace del tutto di cospirare contro l'attuale Governo, sia per i suoi principi di onore, sia per la sua condizione di cieco, sia per la sua condizione di pensionista, sia in fine perchè rammento di averlo veduto spendersi nel 1848 , molto operosamente come Ufficiale dello stato Maggiore della Guardia Nazionale. Conosco che egli allora divideva le idee del tempo, e so per essermi stato detto fra gli altri dal cavaliere Giuseppe Spinelli che anche nel 1820 era conosciuto per i suoi sentimenti liberali. Non ignoro l'accusa sotto la quale egli trovasi detenuto, ma ritengo che egli sia del tutto innocente, sia per le ragioni dette di sopra, sia perchè come ho dichiarato al Questore in varie volte che l'ho veduto nei primi giorni della detenzione del Quattromani, non posso supporre reità in che rimetteva per la stessa persona addosso alla quale si dice essersi trovate corrispondenze criminose, lettere, e versi di proprio pugno, o sottoscritti evidentemente indifferenti e riguardante relazioni private e non materie politiche.
   Non ho mai osservato che il Quattromani avesse smentito i suoi sentimenti di onore, e di probità anche dopo il nuovo ordine politico malgrado che in quest'ultima epoca io lo avessi veduto con minor frequenza, sia perchè egli non occupava più il suo ufficio di Segretario del Consiglio Edilizio, sia perchè essendo io occupato in cure pubbliche prima nominato Capo di Divisione al Ministero del-
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